La calura estiva inizia a farsi sentire, e con lei la voglia di farsi subito una bella doccia fresca appena rientrati a casa dopo una lunga giornata di lavoro o di svago. Quando le temperature cominciano a diventare eccessive, si fa largo una sensazione di spossatezza e affaticamento difficile da scacciare, oltre a una costante impressione di avere la pelle appiccicosa a causa del sudore. Per questi motivi la tentazione di lavarsi spesso è alta, anche se bisogna ricordarsi che usufruire frequentemente della doccia e della vasca da bagno comporta degli sprechi considerevoli, soprattutto se la scelta ricade su quest’ultima. I danni non saranno causati solo all’ambiente, ma anche alla propria salute: va bene dedicarsi alla pulizia personale, ma impiegare numerose volte detergenti aggressivi combinati all’acqua non è sano per il sistema immunitario. Inoltre d’estate si tende a fare la doccia fredda, senza alternarla a getti d’acqua calda, col rischio per chi soffre di pressione bassa di subire uno shock termico. Rifugiarsi sotto o dentro l’acqua tiepida rimane la soluzione ideale per evitare inconveniente del genere.
Alcuni consigli per ridurre gli sprechi
Ci sono gesti che possono fare la differenza, soprattutto durante l’estate quando le precipitazioni sono scarse e si rischia di trascorrere lunghi periodi senza la pioggia che rinfreschi un po’ l’ambiente. La prima regola è ricordarsi di tenere aperti i rubinetti solo in fase di utilizzo, e non ad esempio mentre ci si insapona sotto la doccia. Quest’ultima è inoltre una scelta preferibile al bagno, permettendo il risparmio di ben 75-80 litri d’acqua alla volta, e facendo scendere il consumo idrico del 75%. Ciò non significa che in doccia si può stare tutto il tempo che si vuole senza conseguenze, anzi ogni minuto trascorso sotto il getto fa disperdere dai 9 ai 16 litri d’acqua. In estate il numero di volte in cui si fa la doccia aumenta, e c’è dunque un innalzamento del livello di spreco, motivo per cui il tempo trascorso nella cabina doccia non dovrebbe essere superiore ai di 5 minuti. Occhio alle perdite: nel corso della bella stagione non è raro che le tubature subiscano danni a causa del caldo torrido, per cui ogni tanto è bene chiudere i rubinetti e verificare l’assenza di consumo al contatore. Un rubinetto difettoso può condurre a una perdita che va dai 4 ai 12 litri d’acqua all’ora.
Il consumo idrico giornaliero: alcuni dati
Se i numeri precedenti non sono stati sufficienti a far comprendere l’importanza di seguire determinate regole, a questi si possono aggiungere dei dati che dimostrano la poca attenzione degli italiani nei confronti del consumo d’acqua. Il 51% di loro non fa caso a quanto spreco di “oro blu” avviene nelle case in cui vivono, e solo il 13% dimostra di essere accorto su questo tema. Il disinteresse si manifesta soprattutto nell’ambiente bagno, dove la comodità di passare qualche attimo di relax nella vasca ha la meglio sullo sperpero di acqua che il seguire una decisione di questo tipo comporta. In doccia il 36% delle persone ha inoltre il vizio di lasciare aperto il rubinetto mentre si fa lo shampoo. Se complessivamente in media ogni giorno un italiano consuma 200 litri d’acqua, e di questi la quantità utilizzata per fare la doccia o il bagno sono la maggior parte, è evidente che in qualche modo bisogna correre ai ripari (soprattutto considerando che i consumi in estate aumentano del 10%) magari rivolgendosi ad esperti del settore come Sorelle Chiesa per scegliere una rubinetteria ad hoc che aiuti a ridurre il consumo idrico, creando un vantaggio ambientale e finanziario grazie ai costi minori che si avranno in bolletta.
Il risparmio passa anche dal rubinetto
Esistono in commercio soffioni per box doccia che, mescolando aria e acqua, garantiscono un getto d’acqua efficiente, assicurando l’emissione di massimo 6 litri di liquido al minuto. Un rubinetto che eroga 8-12 litri d’acqua è inefficiente, e andrebbe sostituito con degli eco-miscelatori che limitino il flusso attraverso una tecnologia chiamata rompigetto. La sua funzione consiste nel rendere regolare il getto, facendolo diventare meno impetuoso. L’adozione di uno strumento del genere aiuterebbe a ridurre il consumo idrico del 50%.
Ci sono alcuni miscelatori che hanno a disposizione una cartuccia water saving: alla prima apertura il rubinetto eroga una quantità limitata di acqua fredda, mentre se si vuole un getto caldo bisogna ruotare la leva verso sinistra. Per avere una portata maggiore di acqua si deve alzare il comando oltre l’eco-stop. Il vantaggio di questo meccanismo risiede nella capacità di resistenza in apertura, presente sia verso sinistra che verso l’alto.
Alcune tipologie di doccia hanno dei sensori integrati che seguono i movimenti del corpo e riescono a individuare le parti che necessitano una dose importante di acqua per essere lavate come si deve, oppure che consentono di programmare la quantità di liquido che si vuole impiegare in fase di lavaggio, lampeggiando quando si è oltrepassato il limite e inviando un segnale con l’intento di indurre la persona presente nel box doccia ad abbandonarlo.