Ecco quali sono le più affascinanti sedie di design del Novecento da conoscere assolutamente.
La progettazione di sedie di design è qualcosa all’apparenza semplice, ma che in realtà coinvolge molti aspetti importati, primo su tutti la funzionalità. Anche l’estetica è una componente essenziale, che non può mancare, pena la perdita dell’appellativo “di design”. Fondamentale la sperimentazione sui materiali, che devono essere innovatiti, belli, ma di facile lavorazione e produzione. Prima di iniziare la nostra rassegna delle più note sedie del Novecento, date uno sguardo alla categoria sedie di Livingo, in cui potrete scoprire sedie che ricordano e si ispirano alle forme delle più eleganti sedie di design.
Sedia A
Celeberrima tra le sedie di design è la sedia A, del marchio Tolix, disegnata dal designer Xavier Pauchard nel 1934. Essa è costituita di lamiera zincata e le forme sono essenziali, ma inconfondibilmente caratteristiche dello stile industriale. Il materiale e le forme semplici erano necessarie per produrre in serie la sedia e massimizzarne la diffusione minimizzando i costi. Sebbene ormai disegnata quasi 85 anni fa, questa sedia non perde il suo fascino ed è diventata un classico inconfondibile tra le sedie di design.
Serie 7, modello 3107
Questa sedia deve la sua fama ad un elemento in particolare: il metodo di lavorazione del materiale. Essa è costituita infatti da un unico pannello di compensato che, grazie a una particolare tecnica di laminazione sviluppata negli anni Trenta dalla ditta Hansen, può essere piegato fino ad assumere una forma ergonomica e accogliente per il corpo umano. Disegnata da Arne Jacobsen nel 1955, è ancora oggi un elemento caratteristico dello stile di arredamento nordico e resta una tra le più avanzate e tecnologiche (per i suoi tempi) tra le sedie di design.
Una sedia può essere un elemento d’arredo protagonista, ma non perdete altri consigli sugli ultimi trend dell’arredamento!
Panton Chair
Un unico pezzo anche per la Panton chair. Questa volta però si parla di plastica e non di legno. Fu intorno al 1960 che il designer Verner Panton iniziò a pensare ad una sedia basculante, che avesse forme sinuose e avvolgenti per il corpo. Prodotta in plastica stampata da Vitra, verrà immessa sul mercato nel 1967. Il tipo di plastica usato era però facilmente deteriorabile; solo dagli anni Ottanta infatti l’uso di schiuma poliuretanica le permetterà di divenire più resistente. Qualità che ancora oggi fa sì che essa sia un prodotto di punta tra le sedie di design.
Panton Chair è un elemento d’arredo formidabile se si intende rinnovare casa con i colori brillanti, data la possibilità di tingere la schiuma poliuretanica dei colori più disparati.
Barcellona Chair
Il nome di questa sedia, una delle più note tra le sedie di design, deriva dall’esposizione universale che si tenne proprio a Barcellona nel 1929. Fu disegnata da Ludwig Mies van der Rohe, uno dei più celebri architetti del Novecento. La forma si ispira alla sella curule, un tipico sedile a forma di X utilizzato inizialmente dai re di Roma e poi da magistrati detti Curuli. I materiali di cui è composta sono acciaio, piegato in forme sinuose, e pelle.
Superleggera
Spostiamoci ora tra le sedie di design italiane. Una delle più famose è certamente la Superleggera, ideata dal designer milanese Gio Ponti nel 1955 e prodotta dall’azienda Cassina a partire dal 1957.
Interessante l’intenzione dell’artista, che ha voluto riproporre in veste più moderna uno dei classici tra le sedie, quella diffusissima in paglia e telaio in legno.
La nuova sedia di Ponti ricalca dunque le caratteristiche più importanti di quest’ultima: leggerezza, stabilità, facilità di produzione e bassi costi.
Il nostro appuntamento con le sedie di design si conclude qui. Alla prossima con i consigli di stile di Fashionaut!