Alessandra Facchinetti, biografia della stilista italiana nel nuovo post a cura di Fashionaut
Un padre “ingombrante” che però le ha reso facile molte scelte, sostenendola continuamente, un nome associato a un fratello che è già spettacolo.. eppure Alessandra Facchinetti (sorella di DJ Francesco e figlia del tastierista dei Pooh, Roby Facchinetti) ha saputo rendersi unica a modo suo. Nessuno, oggi, assocerebbe il suo nome a quello dei familiari perché la sua strada nella moda è un percorso convinto e vero. Uno stile, insomma. Non ha usato scorciatoie, ha fatto la gavetta come tutti e ha saputo trovare, con la giusta esperienza, il modo di esprimere le proprie creazioni. Che sono eleganti e particolari.
Vediamo insieme la storia della stilista italiana Alessandra Facchinetti, nel nuovo post dedicato agli stilisti famosi, a cura del nostro portale: benvenuti!
Alessandra Facchinetti, la scalata discreta
Nata a Bergamo il 2 giugno del 1972, in una famiglia che aveva già un piede nello show-business, Alessandra percorre una via parallela in silenzio, discretamente. Frequenta l’istituto Marangoni per stilisti, a Milano, e inizia a lavorare nelle retrovie. Mentre “si fa le ossa” collaborando con Pinko, MiuMiu e Gucci, elabora le proprie collezioni e vende alcuni abiti a alcune case di moda francesi.
Ottiene un incarico alla Moncler, dove dona nuova vita e nuovo stile ai classici giubbotti paninari anni Ottanta, facendoli diventare un capo originale e ambito da tutti. Il successo arriva nel 2007. Valentino la chiama come direttore creativo, che durerà solo un anno ma le consentirà di farsi conoscere nel mondo. Nello stesso periodo inizia a lavorare stabilmente da Pinko.
La collezione Uniqueness
Per Pinko, Alessandra dirige la prima rivoluzione digitale della moda: la collezione Uniqueness. Si trattava di abiti pronti, senza una stagionalità precisa, disponibili online e soprattutto modificabili. Come la moda odierna impone.
Una novità che il mondo recepisce immediatamente come un successo. Il suo nome diventa un brand invidiabile e non se la lascia sfuggire Diego Della Valle che la chiama a dirigere Tod’s, come creatrice di accessori.
Qui la stilista inizia a sviluppare la propria linea di abbigliamento, presentata sempre col nome della Tod’s.
La moda è arte per Alessandra Facchinetti
La moda non è solo disegnare un bel vestito e adattarlo al corpo della modella. Per Alessandra Facchinetti la moda e l’arte sono una cosa sola, da fondere in un unico e grande progetto artistico. Dal 2015 in poi, la sua produzione si ispira moltissimo agli artisti – soprattutto pittori e grafici – e li rimodella in forma di abito. Negli anni ha collaborato, ad esempio, con professionisti del calibro dell’architetto Giò Ponti, con il pittore Giovanni Boldini, con Vanessa Beecroft.
Una linea che porti il nome di Alessandra non c’è ancora, anche se ci sarà. Si tratta di trovare le persone giuste con cui fare squadra per realizzare opere d’arte da passerella, cosa non del tutto semplice. Mentre continua la sua ricerca della “eleganza pura”, Alessandra Facchinetti è sempre più richiesta. Nel 2020 diventa direttore creativo del marchio asiatico Harlan + Holden, con l’incarico complicato di creare collezioni da uomo e donna “che facciano guadagnare tempo prezioso”. Sembra una informazione troppo scarna per disegnare una moda nuova e vincente, ma sono proprio queste le sfide che appassionano la Facchinetti.
Se in Italia la stilista è nota soprattutto per le collaborazioni ad altissimi livelli, nel mondo dello spettacolo è una star di suo. La sua moda piace moltissimo, e piace soprattutto negli Stati Uniti, anche a miti come Kim Kardashian e Kanye West.
Il nostro post dedicato ad Alessandra Facchinetti, termina qui. Alla prossima con i nostri approfondimenti dedicati alle vite degli stilisti italiani più famosi, a cura del nostro portale!