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Bretelle: storia dell’accessorio uomo 

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Bretelle: storia dell’accessorio uomo nel post a cura di Fashionaut e dedicato alla moda maschile

Le bretelle sono un accessorio che è tornato di moda negli ultimi anni, dopo un periodo in cui non veniva più utilizzato, se non in pochi casi nei quali lo si richiedeva. Oggi, però, le bretelle hanno una connotazione ben diversa e la loro originaria funzione, ossia quella di reggere i pantaloni, ha lasciato spazio a un’accezione più modaiola, moderna, quindi più intrigante e d’élite. Non tutti sanno, però, che la storia delle bretelle ha origini molto antiche e ha avuto, nei secoli passati, dei veri e propri testimonial d’eccezione.

Vediamo in questo post a cura di Fashionaut le origini e alcune curiosità utili sulle bretelle (oggi divenuto anche un accessorio femminile oltre che maschile), nel nuovo appuntamento con la storia della moda, a cura del nostro portale. Bentornati e buona lettura!

Quando nascono le bretelle?

Le origini delle bretelle risalgono al diciottesimo secolo. Il loro scopo principale era quello di sostenere i pantaloni, in un periodo in cui indossare continuamente lo stesso abito portava a un suo naturale allargamento. Tuttavia, non si hanno tante rappresentazioni in quadri e dipinti di questo specifico tipo di accessorio, poiché venivano spesso nascoste dal panciotto, dal gilet oppure ancora dal soprabito. Solo molti anni dopo le bretelle sarebbero tornate “in vista” e avrebbero offerto al pubblico una varietà di scelta nei modelli.

Ovviamente questo accessorio nasce come sostegno per l’uomo (i pantaloni erano capo esclusivamente maschile), e appannaggio dell’élite dell’epoca, rappresentata da nobili e aristocratici. Indossare le bretelle era considerato segno di potere. 

Il primo vero testimonial è stato Benjamin Franklin

Il primo grande utilizzatore delle bretelle, che le presentò per la prima volta al pubblico senza nasconderle sotto altri indumenti, fu uno dei Padri Fondatori degli Stati Uniti d’America, ossia Benjamin Franklin (che oggi ritroviamo sulle banconote da 100 dollari). Infatti, nel 1777 fu ambasciatore americano in Francia e si presentò alla corte di re Luigi Sedicesimo proprio con dei pantaloni sostenuti dalle bretelle, suscitando grande curiosità da parte della corte francese.

Questo accessorio suscitò grande curiosità anche in Napoleone Bonaparte qualche anno più tardi, che non mancò di inserirle nel suo personale guardaroba. Tuttavia, nonostante l’interesse e probabilmente a causa della loro funzionalità, esse vennero tenute comunque sotto i vestiti e nascoste alla vista ancora per molto tempo.

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Le bretelle in Italia

In Italia le bretelle divennero in gergo cinghie da calzoni” e vennero introdotte circa un secolo più tardi. A quel tempo, però, il materiale con cui venivano realizzate era cambiato, passando dalla stoffa al caucciù, che permetteva alle bretelle di essere più elastiche e di poter essere incrociate per sostenere meglio i pantaloni.

Nel nostro paese avranno poi una particolare diffusione tra i più giovani, che le trasformeranno in un vero e proprio accessorio di moda, già nei primi anni del Novecento.

L’arrivo della cintura

Ma mentre le bretelle iniziavano la loro diffusione tra le nuove generazioni, un altro accessorio da uomo aveva preso il suo posto: stiamo parlando della cintura, molto più facile da indossare e più resistente rispetto al suo concorrente. Ed è così che, durante gli anni della Prima Guerra Mondiale, le bretelle vennero sostituite dalla cintura, indumento che veniva utilizzato principalmente dai soldati ma che non ci mise molto a prendere piede anche tra il resto della popolazione.

Naturalmente anche la cintura come le bretelle, era un accessorio prettamente maschile poiché le donne, a quel tempo, non indossavano pantaloni, ma bensì gonne.

Con la grande diffusione della cintura, le bretelle rimangono appannaggio solamente della classe dell’alta borghesia e delle famiglie nobiliari, che le sfoggiano come segno di differenziazione rispetto al resto della popolazione.

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Le bretelle oggi

Verso la fine del secolo, però, le bretelle hanno fatto di nuovo capolino tra gli accessori uomo più utilizzati, e sono diventate un vero e proprio simbolo di un tempo e di un’eleganza perduti. Oggi sono utilizzate soprattutto tra coloro che vogliono distinguersi ed essere alla moda. In più è uno degli accessori preferiti tra gli yuppiesanche se si presta, in verità, ad essere indossato in più stili moda, anche in quello casual.

Non è raro vederle come accessorio di scena in qualche film ambientato nei primi decenni del ventesimo secolo. Grandi personaggi, come l’attore americano Leonardo Di Caprio oppure il cantante David Bowie le hanno indossate in molte delle loro performance, contribuendo a portarle nuovamente in auge dopo un lungo periodo di stop.

Una delle immagini più iconiche collegate al mondo delle bretelle è quella del film Wall Street, dove ad indossarle è un mostro sacro come Michael Douglas, che nella pellicola di Oliver Stone interpreta il potente magnate della finanza, Gordon Gekko.

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Oggi i grandi stilisti propongono, tra le loro collezioni, anche le bretelle, divenute oggi appannaggio non solo del pubblico maschile ma anche di quello femminile. Infatti, le bretelle da donna sono uno degli accessori più alla moda del momento, indossate da donne d’affari o semplicemente da coloro che vogliono apparire di classe, apportando un tocco di eleganza in più al loro outfit.

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Il nostro post dedicato alle bretelle, termina qui. Alla prossima con gli approfondimenti dedicati al mondo del fashion style, a cura del nostro portale!

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Francesco

Ciao a tutti, mi chiamo Francesco e sono un blogger.
Nella mia carriera di scrittore per il web mi sono occupato di diversi progetti editoriali: dallo sport al marketing, fino alla cultura.