Gia Carangi: bio della supermodella americana nel post a cura di Fashionaut
Bentrovati su Fashionaut, il sito dedicato a moda e lifestyle, dove troverete tutte le ultime notizie sul mondo del fashion. Oggi vogliamo tornare a parlarvi di modelle famose, guardando insieme la storia di una delle più importanti top model al mondo, scomparsa molto prematuramente: stiamo parlando di Gia Carangi, supermodella americana, famosa a cavallo tra gli anni ’70 e ’80 e deceduta a seguito di complicazioni legate all’HIV a soli 26 anni. Ripercorreremo la carriera e la vita di questa modella americana, che incarna perfettamente lo spirito e anche gli eccessi di quegli anni.
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L’infanzia turbolenta di Gia Carangi
Gia Marie Carangi, meglio conosciuta come Gia Carangi, nasce a Filadelfia il 29 gennaio 1960. E’ figlia di Joseph Carangi, ristoratore figlio di immigrati italiani e Kathleen Adams, casalinga di origine irlandese. Gia ha anche due fratelli, Michael e Joseph Jr.
Quando Gia ha solo 11 anni i genitori divorziano. Secondo Gia la causa è la violenza domestica da parte del padre nei confronti della madre. Invece il padre e il fratello Michael affermano che il divorzio avviene a causa della relazione di Kathleen con un altro uomo conosciuto al liceo, che diventa suo marito un anno dopo il divorzio, nel 1982.
La piccola Gia continua a vivere con suo padre e i suoi fratelli, trascorrendo la sua infanzia e adolescenza senza un riferimento familiare che possa farle da guida. Forse è proprio questo il motivo che la spinge a far uso di droga, in special modo l’eroina.
Già nel periodo dell’adolescenza, Gia mostra la sua omosessualità, corteggiando le sue compagne di classe.
La madre scopre il tutto trovando una lettera di una ragazza che da sempre rifiuta Gia. Sua madre è sempre stata contraria all’orientamento sessuale della figlia e questo rifiuto ha contribuito al declino della vita della giovane ragazza.
Durante il periodo scolastico si avvicina ad un gruppo di fan di David Bowie con le quali condivide questa passione. Insieme a queste ragazze imita lo stile trasgressivo del noto cantante.
Nel film Gia – Una donna oltre ogni limite, viene raccontata tutta la sua storia grazie anche all’eccellente interpretazione dell’attrice Angelina Jolie.
All’età di 15 anni conosce Sharon, di 6 anni più grande di lei, in un locale di Center City e se ne innamora perdutamente. La madre di Gia si oppone drasticamente alla relazione perchè è convinta che il consumo di stupefacenti sia la causa dell’orientamento sessuale della figlia. Costringe così Gia a sottoporsi ad un test antidroga che risulta positivo.
I ripetuti tentativi della madre di Gia di porre fine alla relazione tra le due ragazze sono vani.
L’inizio della brillante carriera di Gia Carangi
La carriera nel mondo della moda di Gia inizia quando un fotografo la nota in un locale e decide di inserirla nel giro. Questo fotografo ha contatti con Wilhelmina Cooper, che convoca Gia a New York.
La ragazza comunica a Sharon del suo trasferimento e le chiede di seguirla fuori città. Sharon non è molto entusiasta della proposta ed inoltre Gia scopre che Sharon è bisessuale. Tutto ciò raffredda il loro rapporto. Nonostante questo allontanamento tra le due ragazze, Sharon segue Gia a New York.
Gia firma un contratto con la Wilhelmina Models e in breve tempo riscuote grande successo. Sharon, intanto, vive con lei e studia per diventare una truccatrice professionista.
Nel 1978, la supermodella fa il suo primo servizio fotografico con il fotografo di moda Chris von Wangenheim, che decide di farla posare nuda dietro una rete metallica insieme all’assistente truccatrice Sandy Linter. In seguito a questo servizio fotografico, Gia si innamora di Sandy e inizia a corteggiarla. Le due donne diventano amanti ma la relazione termina in breve tempo.
In quel periodo Gia Carangi è la modella preferita dei più importanti fotografi di moda del tempo, come ad esempio Francesco Scavullo, Arthur Elgort, Richard Avedon, Denis Piel, Marco Glaviano e lo stesso Chris von Wangenheim.
Il successo di questa modella è la naturalezza con cui posa davanti alla fotocamera. Ciò è dovuto anche al fatto che la ragazza non ha mai frequentato nessuna scuola per modelle e il suo successo è frutto solo del suo innato talento.
E’ protagonista di molte campagne pubblicitarie per le più prestigiose maison di moda, come ad esempio Armani, Christian Dior, Versace e Yves Saint Laurent.
Il declino e la tossicodipendenza
A quel punto, le proposte dalle case di moda diminuiscono rapidamente e Gia viene isolata dai suoi amici.
Nel novembre 1980 lascia la Wilhelmina Models e firma per la Ford Models, che in breve tempo però la scarta a causa dei suoi problemi privati.
Con lo scopo di disintossicarsi, ritorna a Filadelfia con la madre e il patrigno nel 1981. Si sottopone al trattamento di disintossicazione di 21 giorni, ma senza ottenere risultati soddisfacenti.
Gia, successivamente, viene a sapere che il suo amico e fotografo di moda, Chris von Wangenheim, è deceduto in un incidente stradale. Dopo aver appreso la spiacevole notizia, Gia si chiude in bagno e si droga fino a sentirsi male.
Viene arrestata il 22 marzo 1981 a Filadelfia, quando sotto effetto di alcol e cocaina travolge con la sua auto una recinzione.
Dopo questa vicenda, lavora per un breve periodo con l’agenzia Legends ma con scarsi risultati.
Il ritiro di Gia dal mondo della moda
Più volte Gia prova a riaffermarsi nel mondo della moda ma sempre con risultati non entusiasmanti. Inizialmente contatta Monique Pillard che decide di non ingaggiarla, poi si rivolge al fotografo Scavullo che riesce a farle ottenere un contratto con L’Elite Model Management.
Mentre alcuni clienti non vogliono lavorare con lei, altri vogliono assumerla a tutti i costi perchè incuriositi dalla sua carriera di top model.
Il suo ultimo lavoro è quello per Francesco Scavullo che la fotografa per la copertina dell’aprile 1982 di Cosmopolitan.
Il suo ultimo servizio fotografico è quello per l’azienda tedesca Otto Versand in Tunisia. In quell’occasione è cacciata dal set perchè scoperta a fare uso di eroina.
Abbandona New York all’inizio del 1983.
La morte di Gia Carangi
Negli ultimi anni della sua vita è legata ad Elyssa Golden. Nel 1984 le due donne si trasferiscono ad Atlantic City. La famiglia e la compagna spingono Gia a ricoverarsi e a sottoporsi ad un nuovo programma di disintossicazione dalla droga. Durante il suo periodo di riabilitazione, gli esperti riescono ad aiutarla e scoprono anche che la Carangi in passato ha subito molte violenze, sia fisiche che psicologiche.
Dopo la ripresa, lavora per un breve periodo in un negozio di abbigliamento, successivamente svolge altri lavori ma nel 1985 ricomincia a drogarsi. Intanto, lascia la casa in cui convive con la compagna perchè non si sente più amata. Ritorna quindi a casa della madre manifestando i soliti problemi.
Nel giugno del 1986 viene ricoverata al Warminster General Hospital di Warminster, per una polmonite bilaterale.
Pochi giorni dopo le è diagnosticato l’ARC, la sindrome pre-AIDS. Poco dopo, le sue condizioni di salute peggiorano e viene trasferita al Hahnemann University Hospital il 18 ottobre. Sua madre è l’unica ad essere rimasta sempre con Gia e non accetta nessuna visita, nemmeno quelle della compagna della figlia.
Gia muore di complicanze associate all’AIDS il 18 novembre 1986 all’età di 26 anni. E’ una delle prime donne famose morte a causa di questo virus.
Il nostro post dedicato alla top model americana Gia Carangi, termina qui. Alla prossima da Fashionaut!