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Guccio Gucci: vita dello stilista italiano

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Guccio Gucci: vita dello stilista italiano in questo post di Fashionaut!

In una recente classifica dei 10 Brand Luxury più importanti e rinomati del mondo, dominata dai marchi francesi, troviamo al quarto posto Gucci, che nel 2016 ha fatturato 7,6 miliardi di euro. La casa di moda italiana, che fa parte della Gucci Group, resta uno dei marchi più famosi a livello internazionale con più di 300 negozi ufficiali distribuiti in tutto il mondo. È stata fondata nel 1921 da Guccio Gucci. 

In questo post a cura di Fashionaut vedremo insieme i principali step della vita di Guccio Gucci e della maison omonima, che oggi è diventata un must have per tutti i fashion addicted.

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Vita dello stilista Gucci

Nato a Firenze nel 1881, Guccio Gucci si trasferisce giovanissimo insieme alla famiglia a Londra dove lavora come ascensorista all’Hotel Savoy. Qui, osservando la nobiltà inglese, che frequentava abitualmente l’hotel, e scoprendo l’equitazione, trova l’ispirazione per creare prodotti in pelle. Quando ritorna a Firenze, inizia a vendere articoli di valigeria e pelletteria e nel 1921 fonda la sua azienda. In breve tempo raggiungerà un successo straordinario, grazie alle collezioni di borse, cinture e scarpe ispirate al mondo equestre. 

Celebre anche per articoli come staffe e morsetti, Gucci inizia a realizzare equipaggiamenti da cavalcata per soddisfare le richieste dei suoi numerosi clienti internazionali, appartenenti all’aristocrazia cavallerizza.

Negli anni trenta, durante l’autarchia, Guccio si cimenta nella lavorazione di nuovi materiali come canapa, iuta e lino e nel 1938 fonda la sua seconda boutique a Roma in via dei Condotti. In questi anni realizza il mocassino con filetto dorato. 

Alcuni anni dopo, fa il suo ingresso nel mercato la Bamboo, la prima It bag di Gucci che piace molto anche alle Star hollywoodiane per il suo originale manico in legno.

La creatività e l’innovazione di Guccio Gucci non si arrestano e negli anni Cinquanta crea il nastro verde rosso verde, che ricorda il sottopancia della sella e che diventa presto il tratto distintivo della sua casa di moda. 

Muore a Milano il 2 gennaio del 1953, lasciando l’azienda a quattro dei suoi figli: Ugo, Rodolfo, Aldo e Vasco. 

Dopo la sua morte

Anche dopo la sua morte il business dell’azienda Gucci continua a crescere. Rodolfo, che si occupa degli interessi dell’azienda in Italia, monitora l’apertura di una nuova boutique a Milano; Aldo invece si trasferisce a New York dove apre, sulla 58° strada, il primo negozio fuori dall’Italia. Da questo momento si sviluppa il successo internazionale che sembra non fermarsi mai. Apprezzati da un numero sempre più grande di clienti e divenuto simbolo di femminilità ed eleganza, i prodotti di Gucci sono indossati dai politici e dai personaggi dello spettacolo, come Jackie Kennedy, Liz Taylor, Samuel Beckett e Peter Sellers.

Nel 1960 Aldo disegna il nuovo logo, divenuto ormai leggendario, e cioè le due “G” incrociate, in onore di suo padre Guccio Gucci, fondatore dell’azienda. Questo simbolo viene utilizzato come griffe su scarpe, borse e cinte e solo nel 1992 comparirà ufficialmente nel marchio aziendale.

Nel 1982 Gucci diventa una Società per azioni e Maurizio, figlio di Rodolfo, ne prende la guida. Cinque anni dopo, una società d’investimenti inizia ad acquisire l’azienda fiorentina e ne completa l’acquisto negli anni Novanta.

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Il nostro post dedicato alla vita di Guccio Gucci termina qui: alla prossima con i post dedicati agli stilisti e alla moda a cura di Fashionaut!

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Francesco

Ciao a tutti, mi chiamo Francesco e sono un blogger.
Nella mia carriera di scrittore per il web mi sono occupato di diversi progetti editoriali: dallo sport al marketing, fino alla cultura.

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