Abbigliamento FASHION

I brand Made in Italy più amati al mondo 

uomo con barba

Il concetto legato alla dicitura “Made in Italy” ha assunto nel tempo diverse connotazioni, ergendosi a garante di una qualità assoluta, di una particolare attenzione alla manifattura, espressione di alto artigianato, i cui segreti sono trasmessi di generazione in generazione negli antichi laboratori italiani. Abbigliamento, arredamento, automazione meccanica, agroalimentare: sono tanti i settori toccati dalla creatività italiana che lascia la sua impronta indelebile in quanto a selezione rigorosa dei materiali e pregiata lavorazione.

Made in Italy: quando l’arte si fa manufatto

Quando un marchio si può fregiare della dicitura “Made in Italy”? In generale, è possibile inserire il marchio d’origine “Made in Italy” se il prodotto è stato interamente realizzato in Italia o se in Italia ha subito l’ultima trasformazione sostanziale.

Girando per le principali boutique del mondo, è possibile trovare prodotti interamente realizzati in Italia, simboli di lusso che si distinguono soprattutto nel campo della moda. Lo stile italiano vive in ogni manufatto che fa bella mostra di sé nelle vetrine dentro e fuori dai confini nazionali, mentre i nomi dei brand più importanti del Bel Paese vengono pronunciati dagli esperti del settore come un mantra.

Il fascino italiano non tramonta mai, attraversa le crisi e trova sempre il modo di rinascere, perché ha radici molto profonde, che affondano nella tradizione artigianale italiana. I brand di lusso che conosciamo oggi sono il frutto di un’antica sapienza, molti si sono sviluppati a partire da botteghe di piccole città italiane: le storie, gli uomini e le donne, e tutto quello che c’è dietro i marchi simbolo del Made in Italy è raccontato da IEX – Italian’s Excellence, il portale delle eccellenze italiane.

Quali sono i marchi italiani di riferimento nel mondo della moda e degli accessori?

Spicca su tutti Bottega Veneta, che richiama fin dal nome atmosfere italiane. Il marchio è chiaramente legato ad una delle città più famose del mondo, Venezia, un miracolo sospeso sull’acqua che incanta chiunque metta piede qui, per innamorarsi o rinnamorarsi sotto il cielo d’Italia durante un romantico giro in gondola. In questo ambiente prende vita un atelier situato in una villa settecentesca a Montebello Vicentino, mentre la società vera e propria ha sede a Milano, Vicenza e in Svizzera. 

Un brand evergreen della moda italiana è Versace, linea di abbigliamento e accessori che comincia con Gianni e continua oggi con Donatella. La firma dello stilista italiano tragicamente ucciso a Miami resta come impronta indelebile nella storia del Made in Italy: ancora oggi sulle passerelle più importanti sfilano abiti iconici che non sono alla portata di tutti, confermando l’alone di esclusività che circonda il mondo Versace.

Tra i marchi italiani più famosi all’estero c’è anche Loro Piana, un celebre brand piemontese che si occupa di lana di pregio: nonostante il brand sia passato sotto una direzione estera, tutti gli operai e la produzione sono rimasti in Valsesia e il marchio continua a rispondere ai requisiti che lo classificano come Made in Italy.

Anche Gucci non appartiene più ad un proprietario italiano, ma continua ad esistere sotto la direzione di un colosso francese. Un marchio intramontabile e storico che ha definito i canoni del Made in Italy nel mondo: eleganza, classe, materie prima di alta qualità e cura dei dettagli. 

Si può dire che la straordinaria capacità del Made in Italy resta quella di saper coniugare tradizione e innovazione, resistendo all’avanzare incessante di un mondo ipersviluppato in senso tecnologico. Il “Fatto a mano in Italia” rimane una delle garanzie più alte quando si acquista un bene di lusso, una borsa rifinita nei minimi dettagli, un accessorio lavorato fin nel più piccolo particolare con cura, attenzione e uno stile che non ha eguali.

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The Fashionaut

Francesco

Ciao a tutti, mi chiamo Francesco e sono un blogger.
Nella mia carriera di scrittore per il web mi sono occupato di diversi progetti editoriali: dallo sport al marketing, fino alla cultura.

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