Re-bello: la moda amica dell’ambiente
Re-Bello non è un brand di moda come tutti gli altri. Anche loro producono felpe, t-shirt e cappellini, un po’ come tutti gli altri. Ma non è questa la loro particolarità. Il loro credo infatti è quello di unire il design Made in Italy, che tutti ci invidiano, con il concetto di eco-sostenibilità. Produrre capi di abbigliamento belli, ma che possano essere amici dell’ambiente. Infatti è stato il sogno del suo fondatore, Daniel Tocca, che da buon italiano, dopo aver studiato a Rotterdam per un master in creazione d’impresa, ha deciso di investire in questa avventura, dopo che proprio in Olanda aveva avuto un primo contatto con questa nuova tendenza: infatti gli abiti in alcuni store, erano realizzati in bambù, canapa, e altri materiali, ma non erano così invitanti. E quindi qui scatta l’idea del buon italiano: unire il design con un materiale eco-sostenibile.
E così nel 2011 fonda la Re-Bello, simbolo di una nuova rivoluzione del bello ma amico dell’ambiente. Nel 2014 vi è l’ingresso nel progetto di LVenture e group ed Italian Factory.
I risultati di questa rivoluzione non si sono fatti attendere: abbiamo una crescita annua dell’80%, e un fatturato che sfiora un milione di euro grazie alla distribuzione in 200 negozi multimarca. Ancora manca qualcosa ma l’inizio sembra incoraggiante, tanto da ingaggiare Ivana Omazic, designer di talento (con un passato in Prada Sport, Céline, Jil Sander, Maison Margiela), e a cui deputata la realizzazione di due collezioni: uomo e donna.
Ma il cammino è tutt’altro che finito, visto che si cercano ulteriori investitori che possano portare l’azienda a continuare a crescere e prosperare. E noi italiani abbiamo bisogno di esempi come questo di Re-Bello, per continuare a sperare in una moda bella, ma non sprecona, come a volte succede.
Fonte: Il sole 24 ore