Stilista Yves Saint Laurent: vita e creazioni nel post di oggi a cura di Fashionaut
Bentrovati su Fashionaut, il vostro magazine dedicato a moda e lifestyle. Continuando il nostro viaggio alla scoperta degli stilisti francesi più importanti di sempre, oggi vi parleremo dello stilista Yves Saint Laurent, che nonostante sia scomparso nel 2008, rimane ancora oggi uno degli stilisti francesi più apprezzati al mondo, grazie a collezioni rimaste nella storia della moda e di una maison che porta il suo nome, ancora oggi in auge nel fashion system mondiale e icona del lusso e dello stile francese.
Yves Saint Laurent: biografia dello stilista francese, nato in Algeria
Yves Saint Laurent, all’anagrafe Yves Henri Donat Mathieu Saint Laurent, nasce a Orano, Algeria, il 1 agosto del 1936 e muore a Parigi il 1 giugno del 2008.
Considerato come una delle menti più creative ed estrose della moda del XX secolo, Yves Saint Laurent scopre sin dalla tenera età la passione per il disegno d’abiti. Tutto nasce nella villa algerina che ha visto la fanciullezza e l’adolescenza dello stilista: proprio lì, infatti, ha iniziato a disegnare abiti per le bambole con cui giocava insieme alle sue due sorelle, Michelle e Brigitte.
All’età di 18 anni si trasferisce poi a Parigi, dove inizia a frequentare la Chambre Syndicale de la Haute Couture, scuola importante di moda, in cui la sua arte viene immediatamente riconosciuta come unica e di spessore, tanto che il direttore di Vogue Francia decide di presentarlo subito a Christian Dior. Un incontro senza dubbio determinante e ispirante, come racconta lo stesso Yves Saint Laurent per tutti gli anni a venire e anche quando, nel 1957, dopo la morte di Dior, lo stilista diventa il direttore artistico della maison francese.
Gli anni ’60: la guerra d’indipendenza e la creazione del suo marchio
Nel 1960, gli eventi della Guerra d’Indipendenza algerina, lo obbligano ad arruolarsi contro il suo volere e nel pieno del suo successo. Gli episodi di nonnismo e il continuo stress diventano un mix esplosivo al punto che si ritiene indispensabile un ricovero d’urgenza. Sono mesi duri per Yves Saint Laurent che, nel frattempo, apprende anche di essere stato licenziato dalla Maison Dior, cosa che lo fa ulteriormente sprofondare in una depressione opprimente. Mesi che probabilmente segnano l’inizio delle sue dipendenze da alcool e droghe ma che comunque gli offrono la possibilità, in seguito alla citazione nei confronti della Maison Dior per negligenza contrattuale, e alla successiva vittoria, di poter aprire il proprio atelier supportato dal suo fedele compagno Pierre Bergé.
Nel 1962 lancia la prima collezione che porta il suo nome, caratterizzata da pragmatismo e linee stilizzate all’insegna della semplicità. Ciò che stupisce durante la sua presentazione è la qualità e la fattura di abiti e materiali, ai quali lo stilista presta grande attenzione.
Uno dei punti focali delle collezioni di Yves Saint Laurent sono i pantaloni per donna. Infatti per l’epoca rappresentava un taglio netto rispetto al passato e alla figura femminile dell’epoca. Siamo nel pieno degli anni ’60, durante i quali si portano avanti numerose battaglie in favore dei pari diritti delle donne, e il pantalone rappresenta per l’epoca l’emblema dell’eguaglianza con il sesso maschile. Infatti le collezioni di YSL conferiscono al sesso femminile libertà, dignità e maggiore sicurezza, tanto da divenire, grazie anche ai suoi tailleur, l’icona del movimento femminista dell’epoca.
Ossessionato dal lavoro e tendenzialmente introverso, questo stilista e creativo ha posto in essere una serie impressionante di creazioni, che hanno lasciato tutti senza fiato, come nel 1965 quando crea impermeabili in tessuto da vecchi vinili, ispirati a Mondrian, oppure quando nel 1966 crea abiti ispirati alla pop art.
Gli anni ’70-’80 segnano il successo dello stilista francese
Gli anni ’70 rappresentano per Yves Saint Laurent il pieno della potenza creativa e del prestigio mondiale: sfilate, collezioni, copertine, successi, consenso di critica ovunque nel mondo, non solo in Europa.
La collezione per l’autunno-inverno 1971-72 presenta abiti in taffettà che si rifanno alle opere di Marcel Proust.
I balletti russi sono lo spunto per la collezione del 1976, che il New York Times definisce come
“rivoluzionaria, destinata a cambiare il corso della moda.”
Yves Saint Laurent si spira con le sue creazione al mondo dell’arte, soprattutto a quella contemporanea: ad esempio nel 1979 disegna la sua collezione ispirandosi alle creazioni da Picasso e Matisse, poi a Van Gogh ed Andy Warhol. Inoltre non ha mai rinnegato e dimenticato la cultura araba, lasciandosi sempre profondamente influenzare da questo stile così affascinante.
YSL stilista: non solo abiti, ma anche profumi, makeup e accessori moda
Ma YSL non è solo sinonimo di abiti di successo, di lusso, ma anche nel tempo l’apertura all’intero mondo della cosmesi e degli accessori moda. Infatti negli anni apre nuove linee di:
- YSL profumi;
- Cinture;
- Borse YSL, divenute famose poi famose in tutto il mondo;
- YSL makeup;
Probabilmente però tutto ciò non era abbastanza per il suo animo inquieto e devastato da un logorio interiore, che quotidianamente lo portava a sempre più vizi ed eccessi.
Nonostante tutto, Yves Saint Laurent, forse come solo Chanel è riuscita a fare, ha portato nel mondo un’idea nuova di moda, imperitura, non convenzionale e molto potente.
Yves Saint Laurent: capi iconici e stile
Personalità, eccentricità, stile, ricercatezza, arte. Queste le parole chiave per Yves Saint Laurent, lo stilista francese che ha vissuto nell’arte e che ha portato la stessa arte nella moda, stravolgendola dalle sue certezze.
Tra i suoi capi iconici, impossibile non ricordare lo smoking pantalone da donna, disegnato nel 1966 e da allora continuamente riprodotto; l’abito Mondrian, eredità del suo amore per l’arte, diventa uno dei simboli della moda mondiale tra il 1965 e il 1970, così come le sue camicie trasparenti in organza, le prime a essere indossate, nel 1968, senza reggiseno. Il 1968 è anche l’anno della giacca da donna Safari, protagonista, per la prima volta, della collezione primavera/estate ispirata all’Africa.
L’intuizione di trasferire alcuni capi del guardaroba maschile in quello femminile fu una delle più azzeccate scelte creative nella storia della moda.
Nelle sue collezioni abbiamo negli anni, in versione femminile, il lancio di:
- blazer;
- sahariana;
- smoking;
- trench;
- giubbotto di pelle;
- pantalone;
La Legion d’Onore e la morte nel 2008
Insignito nel luglio 2007 dell’importante onoreficenza francese di “Grand officier della Legion d’Onore” della Repubblica francese, purtroppo lo stilista YSL ci lascia un anno dopo, il 1 giugno del 2008 dopo una lunga malattia.
Rimarrà comunque uno degli stilisti più amati e rivoluzionari di sempre nella storia della moda e non sarà mai dimenticato.
Nel frattempo il marchio YSL continua ad esistere, ed il suo direttore creativo oggi è Anthony Vaccarello, uno dei più affermati designer al mondo, che porta avanti la tradizione e lo stile lanciato da Yves Saint Laurent.
Il nostro appuntamento con la moda e gli stilisti famosi termina qui. Alla prossima da Fashionaut!