Stilisti italiani: i più famosi di sempre nel post di Fashionaut
Bentrovati su Fashionaut, il magazine online dedicato a moda e lifestyle. Per il post di oggi vogliamo parlarvi di stilisti italiani: infatti, per la nostra categoria dedicata, oggi abbiamo deciso di parlarvi dei nomi che hanno fatto la storia del fashion system italico. Infatti tutti ce la invidiano, la sognano in tanti, eppure è un valore prezioso che solo noi possiamo vantare. Stiamo parlando della moda italiana.
Sappiamo bene che la bellezza e lo stile tipici del nostro Paese si riflettono in molte cose, dall’arte alla cucina alla musica. E ovviamente la moda riflette questi stessi caratteri nel vestire tutto il resto del mondo.
I nomi degli stilisti italiani famosi ovunque sul pianeta li conosciamo bene, ma tra vecchie e nuove generazioni ci sono cambiamenti? Qualcuno ha scalzato gli altri nelle preferenze del mercato mondiale? Pare di no, perché gli stilisti italiani più famosi di sempre, finora, sono loro. Ancora loro. Vediamoli insieme nelle righe che seguono: buona lettura dallo staff di Fashionaut!
Valentino
Valentino Garavani (Voghera, 1932) è diventato il mito della moda italiana nel 1957. Oggi, nonostante la venerabile età, continua a dettare legge e la sua azienda va avanti quasi da sola.
Lui presenzia agli eventi, ogni tanto rilascia dichiarazioni, ma basta nominare “Valentino” e tutto diventa oro.
Lo stile dell’azienda è l’esaltazione del classico, concedendosi ogni tanto una punta di stravaganza, ma senza mai rovinare l’eleganza tradizionale che richiama così tanto il nostro Paese.
Giorgio Armani
Giorgio Armani nasce a Piacenza ma si trasferisce giovanissimo a Milano. Qui impara presto l’arte della moda e si impone sul mercato a quarant’anni (1975) fondando con un ottimo capitale un atelier che diventa in pochi anni firma della moda mondiale.
Quel che rende Armani amato nel mondo è la sua ecletticità. La capacità di passare, naturalmente, dal classico super elegante al casual, dallo sportivo allo stravagante, il tutto senza mai perdere quella raffinatezza che è poi il segno di riconoscimento assoluto del marchio.
I Versace: Gianni, Donatella e Santo
Una famiglia lanciata nella moda, grazie all’intuito e alla bravura di Gianni – morto troppo presto in un tentativo di rapina a Miami. La sua opera è stata portata avanti dai fratelli, Santo e Donatella. Tre ragazzi calabresi, milanesi d’adozione per realizzare un sogno, che hanno fatto diventare il loro nome, Versace, un simbolo di qualità.
Colore, vivacità ma anche estrema praticità sono i fattori che rendono grande il successo della maison Versace in tutto il mondo.
Miuccia Prada
Una casa di moda, e quindi una stilista italiana, che ha saputo parlare lingue diverse a persone diverse.
Ecco perché l’azienda di Miuccia Prada, nata da un piccolo negozio di famiglia, è diventata mito nel mondo della moda.
La stilista italiana nata a Milano è riuscita, grazie anche all’aiuto del marito Patrizio Bertelli, a creare una delle aziende di moda di maggior successo al mondo, tanto da ispirare la realizzazione di una pellicola cinematografica (Il Diavolo veste Prada) che ha portato nuova notorietà al marchio.
Il brand Prada crea bellezza, eleganza, sobrietà quanto la sua “costola” Miu Miu crea una moda giovane e particolare.
Nessuna generazione sfugge alla bravura di Prada, in nessun angolo del mondo.

Cory M. Grenier, CC BY-SA 2.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0>, via Wikimedia Commons
Guccio Gucci
Fondata nel 1921 dallo stilista italiano Guccio Gucci, questa è una casa di moda che si impone per la sua capacità di adattarsi.
Nato a Firenze alla fine dell’800 e trasferitosi a Londra insieme alla famiglia, Gucci è riuscito a interpretare in chiave fashion lo sport, tutto aristocratico, dell’equitazione, realizzando le famose borse, divenute oggi il simbolo della moda femminile di lusso in tutto il mondo, oltre che altri accessori moda.
Da uno stile classico e tradizionale si è passati, oggi, al “nessuna tendenza” ovvero libertà di interpretazione della moda e sconvolgimento delle regole. Forse per questo piace tanto.
Dolce & Gabbana
Sodalizio nato da una relazione d’amore, quella tra lo stilista milanese Stefano Gabbana e il siciliano Domenico Dolce, il marchio che oggi detta legge nel mondo della moda moderna è rimasto un simbolo anche se tra i due nel frattempo l’amore è finito. I due stilisti hanno dato vita infatti, ad una vera e propria holding, capace di produrre di tutto: dagli abiti ai profumi fino agli accessori, sempre secondo uno stile ben definito.
Estrosi, colorati, vivaci, molto legati alle forme e alle mitologie della Sicilia di Dolce, gli abiti di questa casa di moda conquistano specialmente il mondo dello spettacolo di tutti i Paesi.

Renan Katayama, CC BY-SA 2.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0>, via Wikimedia Commons
Roberto Cavalli
Fiorentino classe 1940, Roberto Cavalli si fa conoscere fin dai primi anni Settanta grazie a un procedimento ideato da lui che rendeva più semplice la stampa su pelle, consentendo di realizzare lavori tessili con patchwork e fantasie che altri non riuscivano e produrre. Questo “biglietto da visita” rese i suoi capi un successo immediato.
Nonostante ciò, Cavalli abbandona la moda per un decennio e torna ad occuparsene solo a fine XX secolo. Ancora una volta inventa un procedimento (l’invecchiamento artificiale dei jeans) che porta le sue sfilate ai primi posti nel mondo.

Manfred Werner (Tsui), CC BY-SA 3.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0>, via Wikimedia Commons
Enrico Coveri
Un altro toscano che ha lasciato il segno nella moda è stato Enrico Coveri (1952-1990).
Famoso già come modello, a soli 25 anni lancia la propria collezione da donna e si impone subito sulle passerelle parigine. Il suo stile stravagante – fatto di paillettes, colori vivaci, stampe e fronzoli mai visti prima di allora – si adatta perfettamente ai brillanti Anni Ottanta, e le donne di mezzo mondo trovano la sua moda estremamente affascinante.
Aveva da poco lanciato la sua prima maison per uomo, quando un ictus lo stroncò ancora giovane, a soli 38 anni. L’azienda viene gestita da allora in poi dalla sorella Silvana.
Renato Balestra
Renato Balestra non doveva diventare stilista. Figlio di ingegneri e scienziati, era stato indirizzato verso Ingegneria. E stava studiando in questa facoltà quando un’amica gli chiese, un po’ per scherzo, di disegnare per lei un abito da proporre a una sarta. Il disegno colpisce talmente tanto, che passa di mano in mano e arriva ad una casa di moda di Milano la quale gli affida un’intera collezione. Non aveva ancora 30 anni! Balestra è nato nel 1924 e nella sua infinita carriera ha vestito regine, principesse e attrici di fama mondiale.
Nicola Trussardi
Subentrato al nonno e al padre, che avevano trasformato una semplice pelletteria di provincia in un atelier, Nicola Trussardi riesce a lanciare il nome e l’azienda nel mondo dell’alta moda dagli anni Settanta del secolo scorso in poi. Inizialmente il suo obiettivo sono gli accessori: cinture, borse, borsellini. Ma nel corso degli anni Ottanta, il tentativo di passare all’abbigliamento viene accolta con molto entusiasmo. Da allora, questo nome è nell’Olimpo degli stilisti italiani.
Rocco Barocco
Uno stilista un po’ particolare è Rocco Barocco. I suoi disegni, la scelta dei tessuti per abiti e copri-abiti sono sempre improntati sull’ironia, sul fascino misterioso e un po’ grintoso delle donne moderne.
Lui è lo stilista degli abiti leopardati, tigrati e dell’eleganza d’altri tempi ma riadattata. Certamente un successo per un napoletano diplomato all’Istituto Nautico e introdotto nel mondo della moda dall’amico stilista Patrick Giles di Roma, con cui collabora dal 1970.
Ottavio Missoni
Nato nel 1921 in Croazia, appassionato di sport, diventa un campione di atletica raggiungendo anche le Olimpiadi di Roma nel 1948. Negli anni Sessanta, insieme alla moglie, lancia la prima collezione di moda sportiva che riscuote un gran successo.
Il segreto del successo dei loro capi?
La delicatezza del cucito, ottenuta con una macchina progettata per la lavorazione di scialli e fazzoletti.
Elsa Schiaparelli
Una menzione speciale la merita Elsa Schiaparelli, che è colei che ha un pò reinventato la moda femminile, lanciandola anche oltre oceano. Collabora negli anni con Salvador Dalì e lancia alcune collezioni moda davvero interessanti, osé per l’epoca: ad esempio è lei a disegnare la gonna pantalone, la prima versione delle moderne culottes che però causa non pochi problemi alla società dell’epoca. Può essere considerata la prima stilista italiana davvero famosa nel mondo.
Franco Moschino
Franco Moschino, lombardo di Abbiate Grasso, riesce a sfondare nel mondo della moda che conta a partire dagli anni ’80, lanciando il suo brand Moschino Couture.
Le sue collezioni sono irriverenti e apprezzate per la creatività e, al tempo stesso, per l’eleganza innate. I suoi bozzetti divengono addirittura opere d’arte da mostrare in un museo.
Purtroppo lo stilista scompare prematuramente nel 1994 per cause ancora non del tutto chiarite e il brand nel 1999 passa a Ferretti.
Renzo Rosso
Renzo Rosso è uno stilista e imprenditore italiano di gran successo, al momento uno degli italiani più ricchi al mondo con un patrimonio che si aggira sui 3 miliardi di euro. Fondatore del marchio Diesel e di tanti altri, Rosso è uno dei portavoce più importanti della moda italiana ed è molto attivo anche nel sociale grazie alla fondazione OTB, peraltro impegnata nell’affrontare la pandemia da covid-19. Al momento è anche presidente di una squadra di calcio: il L.R. Vicenza.
Krizia
Krizia, nome d’arte di Maria Mandelli, è stata una delle stiliste italiane di maggior successo a cavallo tra gli anni ’70 e ’80 e il suo nome ancora oggi è uno dei più quotati tra le case di moda italiane più in voga.
Nata a Bergamo nel 1925 e scomparsa nel 2015, Krizia ha fatto la storia della moda a Milano e all’estero, tanto da essere ribattezzata dalla stampa americana “Crazy Krizia” per l’utilizzo di materiali inusuali e forme audaci.
Riccardo Tisci
Riccardo Tisci è il direttore creativo della maison Burberry e prima ancora di Givenchy. Nato in Puglia e trasferitosi poi a Londra, Riccardo è riuscito a rivoluzionare il mondo della moda attraverso scelte dettate dalla voglia di stupire e mixare stili diversi. E’ stato uno dei primi ad utilizzare una modella transgender come testimonial della collezione di Givenchy (Lea T.), oltre che scegliere la stilista Donatella Versace nel 2015, prima volta che una stilista concorrente diviene volto di un’altra maison.

Renan Katayama, CC BY-SA 2.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0>, via Wikimedia Commons
Gianfranco Ferrè
Uno degli stilisti italiani più famosi è senza dubbio lo stilista Gianfranco Ferrè. Nato a Legnano nel 1944, a cavallo tra gli anni ’70 e gli anni ’90 crea un impero economico grazie al lancio di collezioni donna, uomo, bambino, oltre che accessori moda e profumi. Il marchio Ferrè diviene uno dei più conosciuti al mondo, tanto da riuscire a fatturare nel 1998 ben 1.500 miliardi di lire.
Purtroppo Ferrè muore nel 2007 a seguito di un’emorragia cerebrale all’Ospedale San Raffaele di Milano.
Nino Cerruti
Nino Cerruti è stato uno stilista italiano, che a partire dagli anni ’50 è riuscito è costruirsi un nome e ad ottenere un meritato successo, riconosciuto anche a livello mondiale. Cerruti è stato, infatti, uno stilista iconico, che ha lasciato un’impronta significativa nel mondo della moda e del cinema, vestendo divi di Hollywood in film cult degli anni ’80 e ’90, come Pretty Woman, Philadelphia, Basic Instinct.
Inoltre, non tutti sono a conoscenza del fatto che è stato lui a scoprire Giorgio Armani, quando quest’ultimo era ancora un giovane designer emergente.
E’ scomparso nel 2022, all’età di 91 anni.
Il nostro post alla scoperta degli stilisti italiani più famosi di tutti i tempi termina qui. Alla prossima con il mondo della moda di Fashionaut!