Virgil Abloh: biografia dello stilista americano scomparso recentemente
Purtroppo ci ha lasciato uno degli astri nascenti della moda mondiale: stiamo parlando di Virgil Abloh. Lo stilista americano, già direttore artistico di Louis Vuitton e Amministratore Delegato del brand Off-White si è spento a soli 41 anni per un angiosarcoma, un tipo di tumore che non ha lasciato scampo al giovane ma già affermato professionista. Lascia in eredità le sue creazioni e la voglia di stupire il mondo con la sua arte, che ha reso luxury uno stile, quello dello streetwear, che solitamente è associato a capi economici e dalla qualità non eccelsa.
Vediamo in questo post a cura di Fashionaut la vita dello stilista americano Virgil Abloh in questo nuovo approfondimento dedicato agli stilisti famosi, a cura del nostro portale!
Virgil Abloh: gli inizi
Virgil Abloh nasce il 30 settembre del 1980 a Chicago, USA, da una famiglia di origini ghanesi. Virgil studia all’Università del Wisconsin, dove si laurea in Ingegneria civile. In questo periodo conosce il rapper Kanye West, del quale diventa amico e collega. Successivamente completa un master in Architettura presso l’Illinois Institute of Technology. E’ proprio qui che viene attratto dal mondo della moda. Mentre studia architettura, Virgil si diletta infatti a sviluppare il design delle magliette e scrive di moda per il blog “The Brilliance”.
Dopo la laurea, Abloh e West, divenuti nel frattempo amici, vengono entrambi scelti per uno stage in Fendi a Roma nel 2009. Da questo momento i due iniziano a collaborare insieme. West nomina Abloh come direttore creativo della sua agenzia Donda, e lo stesso Abloh sviluppa il design del negozio del partner artistico del rapper americano, Don C, nella città di Chicago. Nello stesso periodo Virgil conosce anche Michael Burke di Louis Vuitton.
Virgil Abloh lancia Off-White e diviene direttore artistico di Louis Vuitton
Nel 2011 Abloh diviene direttore artistico dell’album di Jay Z – West dal titolo Watch the Throne e lancia un anno dopo la sua prima azienda, la Pyrez Vision, il cui obiettivo è quello di rappresentare, attraverso la moda, la cultura giovanile.
Nel 2013 Virgil Abloh fonda la seconda azienda, la Off-White con base a Milano, che si occupa di sviluppare collezioni improntate allo streetstyle. Abloh ha affermato che la sua prima collezione Off-White è stata ispirata dalla casa galleggiante in vetro di Ludwig Mies van der Rohe.
Il brand inizia la sua rincorsa al successo, partecipando agli eventi moda in tutto il mondo e acquisendo in poco tempo un pubblico di appassionati alle sue creazioni. Abloh lancia così il suo primo concept store dedicato ad Off-White a Tokyo, Giappone.
Il successo è talmente grande che, alla fine del 2018, il sentiment dei consumatori ha classificato Off-White come marchio moda più in voga al mondo, superando nientemeno che Gucci.
Il 25 marzo del 2018 Virgil Abloh diviene Direttore Artistico di Louis Vuitton, presentando la sua prima collezione alla Settimana della Moda Uomo di Parigi, presso i giardini del Palais-Royal.
Abloh in questo periodo veste uomini e donne dello spettacolo e dello sport, tra i quali citiamo Rihanna e Serena Williams.
Nel marzo del 2019 Abloh collabora con SSENSE per rilasciare una raccolta di capi e accessori moda sportivi, come crop-top, leggings e athletic bras. Inoltre, nello stesso anno, Virgil Abloh viene nominato membro del consiglio di amministrazione del Council of Fashion Designers of America.
Il successo del suo brand Off-White porta, nel luglio del 2021, la LVMH Moët Hennessy Louis Vuitton ad annunciare l’acquisto della maggioranza delle azioni del brand, lasciando il 40% ad Abloh.
La morte di Virgil Abloh
Nonostante i suoi successi, la vita di Virgil è scandita da un tumore, l’angiosarcoma, che gli viene diagnosticato nel 2019. Nonostante questo va avanti con la sua vita professionale, anche se il suo stato di salute non è dei migliori.
Muore il 28 novembre del 2021 all’età di 41 anni, lasciando una moglie e due figli. L’annuncio è dato dalle pagine social di Off-White e Louis Vuitton, nonché dal profilo personale dello stesso designer.
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L’eredità di Virgil Abloh
Nonostante se ne sia andato troppo presto, Virgil Abloh ha comunque lasciato un segno indelebile nel mondo della moda, dimostrando che non occorre indossare un abito sartoriale per essere eleganti, e che anche lo streetstyle è una forma d’arte e come tale ha un valore molto alto.
In un’intervista lo stesso Abloh, parlando dello streetstyle, ha così commentato:
In gran parte lo streetwear è visto come economico. Il mio obiettivo è stato quello di aggiungere uno strato intellettuale e renderlo credibile
Uno dei pezzi forti delle collezioni di Abloh sono senz’altro le sneakers, un capo a cui lui era molto affezionato. Abloh amava infatti definirle “l’oggetto della memoria”, poiché è stato il primo paio di scarpe che aveva indossato. Ed è proprio questo capo ad essere stato oggetto di lavoro da parte di Abloh in questi anni, grazie alle tante collaborazioni sviluppate. Come si apprende da Vogue, i prezzi delle sneakers realizzate da Abloh e vendute su Stock-x, sito di aste online dedicate alle sneakers, sono raddoppiati dopo la sua morte. Un paio di Jordan 1 Retro High, ad esempio, sono vendute a 9.450 euro, mentre le Nike Air Force 1 Low, sempre personalizzate Off-White c/o Virgil Abloh, valgono ora 12.370 euro.
Il nostro post dedicato a Virgil Abloh, termina qui. Alla prossima con gli approfondimenti dedicati agli stilisti americani famosi, a cura del nostro portale.