FOOD

Covid e alimentazione, gli effetti della pandemia sul rapporto con il cibo nel lungo periodo

alimentazione italiani foto

L’impatto del Covid sugli italiani in un mondo post pandemia

Un’interessante infografica illustra come sono cambiati i rapporti tra italiani e alimentazione.

Sugli italiani la pandemia ha avuto un forte impatto, difficile da misurare e quantificare con dei semplici numeri. Al di là delle tragedie che molti hanno vissuto, il periodo che abbiamo attraversato e che per molti versi stiamo ancora vivendo, ha avuto effetti anche su aspetti non direttamente collegati al contagio da Covid. Cambiamenti di abitudini e stili di vita, di cui alcuni temporanei e altri invece destinati a restare. Tra questi ultimi vi sono anche le abitudini alimentari degli italiani.

Sarà capitato a chiunque, nel corso degli ultimi due anni, di leggere statistiche su Covid e alimentazione. Abbiamo ancora fisse nella mente quelle immagini degli scaffali dei supermercati vuoti, in giorni in cui era impossibile trovare un solo pacco di farina o un panetto di lievito. Probabilmente tutti ci siamo cimentati con la prima pizza fatta in casa. Ma nel lungo periodo alimentazione e Covid si sono influenzati sempre di più, come illustra una interessante infografica.

Si tratta di un’infografica di imiglioricasinoonline.net, un sito gestito da recensori di casinò online che ha proposto un’elaborazione visiva completa che illustra com’è cambiato il rapporto con il cibo e l’alimentazione.

Come sono cambiate e come cambieranno le abitudini alimentari degli italiani

Nel corso di questi ultimi due anni, rendendocene conto o meno, siamo molto cambiati. Le evoluzioni delle nostre abitudini all’inizio sono state evidenti e di forte impatto. Come si legge nell’infografica Covid e alimentazione, nelle prime fasi del lockdown ci sono state diverse e decise inversioni di tendenza.

La cucina casalinga ha preso il sopravvento per forza di cose, il che ha portato a un’impennata mai vista in precedenza dei consumi di lievito. Il prodotto fece registrare un +149%, ma anche la mozzarella un +100%, dato che nei primi mesi potevamo rinunciare alla libertà, ma non alla pizza. In quel periodo è aumentato anche il consumo di comfort food, per intenderci patatine, snack e cioccolato.

Dalle statistiche Covid alimentazione, possiamo individuare anche effetti di lungo termine. Tra i quali ve ne sono indubbiamente di positivi, come la riduzione degli sprechi alimentari e anche la scelta di prodotti del territorio. A questo si affianca l’aumento degli ordini a domicilio, che permane tuttora.

Alimentazione e Covid: gli effetti sugli adolescenti

Secondo una ricerca effettuata dall’Università Cattolica di Piacenza la pandemia ha avuto effetti in modo particolare sul rapporto con il cibo degli adolescenti. Dai dati emerge che il 54% dei ragazzi dichiara di aver mutato le proprie abitudini alimentari a causa del Covid-19. Si tratta di cambiamenti sia negativi che positivi. Tra quelli negativi c’è senza dubbio la diminuzione della socialità con il gruppo di pari anche nel consumo di cibo, e la diminuzione di coloro che fanno la prima colazione.

D’altro canto però è aumentata la socialità in casa e ben il 96% ha dichiarato di consumare pasti in famiglia. Inoltre sono migliorate le abitudini nella scelta dei cibi, tendenzialmente più salutari. Un terzo degli adolescenti ha dichiarato di selezionare cibi con meno zuccheri, sale e grassi e consumarne di meno. Anche gli adolescenti, in linea con i trend sulle abitudini alimentari degli italiani, stanno riscoprendo i prodotti del territorio. 

cibi salutari foto

Più qualità e la riscoperta della dieta Mediterranea

Nel 2021 il mercato dei consumi alimentari in Italia ha raggiunto un fatturato di 240 miliardi. Ma cosa hanno comprato gli italiani? Secondo i dati di Federalimentare sono cresciuti i consumi degli alimenti tipici della dieta mediterranea: pasta, olio, pomodoro, formaggio, frutta, verdura. Inoltre viene riscontrata una particolare attenzione alla qualità e ai prodotti con marchi IGP, DOP e così via. Da un’altra indagine, questa volta di Altroconsumo, emerge anche l’attenzione verso cibi più salutari e con migliori proprietà nutritive.

Insomma la pandemia ci ha reso panificatori e ora ci lascia consumatori più consapevoli e meno spreconi. Con una maggiore attenzione ai prodotti a chilometro zero, offerti dal nostro territorio, alla qualità del cibo, a ciò che ci offre la nostra tradizione culinaria e ai pasti preparati e consumati in famiglia.

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Francesco

Ciao a tutti, mi chiamo Francesco e sono un blogger.
Nella mia carriera di scrittore per il web mi sono occupato di diversi progetti editoriali: dallo sport al marketing, fino alla cultura.