Vini pugliesi: fra gusto e tradizione
I vini pugliesi sono tra quelli più presenti sulle tavole degli italiani per il loro gusto genuino e la capacità di accompagnarsi perfettamente alle pietanze della cucina nostrana.
Ma quali sono i migliori vini pugliesi? Vediamoli insieme!
Vino pugliese: i motivi del suo successo e le origini di tanto gusto
La Puglia oggi è divenuta una delle regioni più importanti per la produzione di vino in Europa. Le pianure eccezionalmente fertili e il suo clima mite ne fanno un ecosistema favorevole per la produzione vitivinicola. Fino al 1970 questo vino era quasi interamente impiegato per i tagli o per il Vermouth. In quel periodo però molti produttori pugliesi, per liberarsi di questa reputazione, decisero di trasformare le loro aziende: impianti di irrigazione, uve di migliori varietà, abbandono del sistema di allevamento ad alberello in favore di tecniche vicolturali più moderne, hanno portato i nuovi vini a guadagnare consensi e i vini tradizionali ad essere ancora più promettenti. I due vitigni più importanti sono il Primitivo e l’Uva di Troia, la cui uva fu portata in Puglia dagli antichi greci che si insediarono tantissimi secoli fa nell’odierna Taranto.
Per poter descrivere i migliori vini pugliesi, vogliamo distinguerli in vini bianchi pugliesi e vini rossi pugliesi.
Vini bianchi pugliesi
I vini bianchi pugliesi che sono di maggior successo sono il DOC Castel del Monte, che deve il suo nome al maniero voluto da Federico II e costruito su di un monte in provincia di Andria. Questo vino può essere prodotto solo nelle regioni di Barletta-Andria-Trani e nella città metropolitana di Bari.
Della produzione DOC Castel del Monte, i vini bianchi di maggior pregio sono:
- Il Castel del Monte Chardonnay: è un vino DOC la cui produzione è consentita nelle provincie di Barletta-Andria-Trani e di Bari. Le principali caratteristiche di questo vino sono il colore paglierino, l’odore delicato, caratteristico, talvolta fruttato e il sapore asciutto e pieno;
- Il Castel del Monte Pinot Bianco: è un vino DOC la cui produzione è consentita nelle provincie di Barletta-Andria-Trani e di Bari e ha caratteristiche simili allo Chardonnay.
- Il Castel del Monte Bombino bianco frizzante: questo vino bianco ha caratteristiche di colore paglierino, un odore più fruttato dei precedenti due e un sapore frizzante, fresco;
Altro vino bianco pugliese molto conosciuto è il vino Moscato che si accompagna, per la sua dolcezza, ai dolci tipici della regione.
Nello specifico il vino Moscato è prodotto nelle regioni di Trani, Ruvo di Puglia, Bisceglie, Corato, Andria, Canosa di Puglia, Minervino Murge, Barletta, Terlizzi e Bitonto, che rappresenta l’area settentrionale della città metropolitana di Bari e parte di Cerignola e Trinitapoli, in provincia di Foggia. Questo vino (riconosciuto come DOC nel 1974) presenta le seguenti proprietà organolettiche: colore giallo dorato, profumo intenso e sapore dolce. La gradazione non può superare i 15°.
Infine un cenno va fatto sul Gravina di Puglia. Il Gravina è un vino DOC, la cui produzione è consentita nella città metropolitana di Bari. Le sue proprietà organolettiche sono il colore: paglierino tendente al verdolino, l’odore gradevole e il sapore secco oppure fresco, talvolta vivace.
Vini rossi pugliesi
La Puglia è famosa per i suoi vini rossi, riconosciuti in tutto il mondo per le loro proprietà organolettiche.
I vini rossi pugliesi più importanti sono:
- Il Primitivo di Manduria, vino pugliese per eccellenza, diviso in normale, liquoroso dolce e liquoroso secco. E’ prodotto nelle province di Taranto e Brindisi ed è uno dei vini famosi prodotti in questa regione. In base alla tipologia può essere accompagnato alla cucina locale o servito come dessert (ad esempio in caso di liquoroso);
- Negroamaro, vino rosso scuro, appunto come dice il nome, dal sapore amaro, ma anche disponibile rosato (sotto la denominazione Alezio). Prodotto soprattutto nel Salento, questo vino si presente dal colore scuro, dal sapore robusto che bene si accompagna alla cucina tipica mediterranea;
- Rosso di Cerignola: prodotto soprattutto a Cerignola, provincia di Foggia, questo vino si presenta con diverse varietà di uva: Negroamaro, Uva di Troia, con la possibile aggiunta di Sangiovese, Barbera, Montepulciano, Malbec e Trebbiano. Le sue caratteristiche organolettiche sono il colore rosso rubino, l’odore gradevole a il sapore asciutto, con retrogusto amarognolo;
- Gioia del Colle, vino DOC la cui denominazione comprende non solo vino rosso ma anche vino bianco. Prodotto nella città metropolitana di Bari, il Gioia del Colle si presenta dal colore rosso rubino e dal gusto asciutto;
- Cacc’e Mmitte di Lucera DOC: questo vino è prodotto sulle pendici dell’Appennino Dauno, sul Gargano e si presenta come un vino rosso corposo, prodotto da un uvaggio di ben sette varietà d’uva. Il nome del vino lo si deve ad un’espressione dialettale che significa “Bevi e riempi di nuovo il bicchiere“, che sta ad indicare la grande bevibilità di questo vino.
Dovremmo dedicare un intero libro a tutte le varietà di vini pugliesi. In questo post abbiamo cercato di indicare i più famosi e rinomati. Alla prossima!