Gina Lollobrigida, bio della bellissima attrice italiana, scomparsa a 95 anni, nel post di Fashionaut
Si è spenta all’età di 95 anni l’attrice italiana Gina Lollobrigida, una delle interpreti italiane più belle e di talento di sempre, che negli anni ha fatto innamorare intere generazioni di italiani, e non solo. Premiata, tra gli altri, con la famosa Stella di Hollywood sulla Walk of Fame. E lei era una stella che ha brillato nel firmamento cinematografico mondiale. Considerata da molti una delle donne più belle al mondo di sempre.
Vediamo insieme in questo post a cura di Fashionaut, la vita e la carriera dell’attrice italiana Gina Lollobrigida, per il nostro consueto appuntamento dedicato al mondo del Cinema, a cura del nostro portale.
Gina Lollobrigida: gli inizi
Gina Lollobrigida, Luigia all’anagrafe, nasce a Subiaco il 4 luglio del 1927. Si trasferisce successivamente a Roma insieme alla famiglia, per frequentare l’Istituto di Belle Arti. Si classifica al terzo posto al concorso di Miss Italia. Da qui spicca il volo verso il successo nel mondo dello spettacolo. Infatti, debutta a soli 17 anni nella commedia Santarellina di Eduardo Scarpetta, dove interpreta la parte della protagonista, all’età di soli 17 anni, di nome Corinna. Gli anni ’50 rappresentano per lei un trampolino di lancio verso il cinema americano. La ingaggia, infatti, il produttore americano Howard Hughes.
I film più celebri interpretati dall’attrice sono Campane a martello, Passaporto per l’Oriente e Fanfan la Tulipe, quest’ultimo vincitore dell’Orso d’argento al festival di Berlino.
Negli anni ’50 gira in generale tantissimi film e sarà una delle muse di Vittorio De Sica. Con lui interpreta uno dei film che l’hanno resa celebre: stiamo parlando della mitica Bersagliera in Pane amore e fantasia, del 1953, che vince il Nastro d’Argento. L’anno dopo interpreta anche Pane amore e gelosia, il sequel del primo film.
Negli anni successivi l’interpretazione cinematografica della Lollobrigida si orienta una maggiore introspezione e profondità drammatica, attraverso film come La romana, La provinciale e Un bellissimo novembre.
In quegli anni “La Lollo”, così come era stata definita dalla stampa, gira importanti pellicole, una di questa al fianco di due mostri sacri del cinema, come Humphrey Bogart e Vittorio Gassman. Il film in questione è La donna più bella del mondo, un titolo fatto apposta per esaltare la sua bellezza. Grazie a questa produzione Gina vince il David di Donatello come miglior attrice protagonista.
Nel film ‘Il gobbo di Notre Dame’ assume invece le sembianze della mitica Esmeralda, con Anthony Quinn nella veste di Quasimodo. Sacro e profano del 1959 si caratterizza per la presenza di Frank Sinatra, che abbellisce decisamente la produzione in questione.
Vince il Golden Globe come miglior attrice per il film Torna a settembre di Robert Mulligan.
Gli anni ’60 e ’70 di Gina Lollobrigida
Negli anni ’60 prende parte a film soprattutto italiani, quali ‘La bellezza di Ippolita’, Le piacevoli notti, La morte ha fatto l’uovo. Viene nominata ancora al Golden globe come miglior attrice al film commedia ‘Buonasera, signora Campbell’ datato 1968, da cui scaturisce comunque un terzo David di Donatello.
Gli anni ’70 della Lollobrigida si aprono con il film ‘E continuavano a fregarsi il milione di dollari’ del 1971 con Eugenio Martin. Il 1973 è l’anno della sua ultima apparizione cinematografica nel film “Peccato mortale”.
Il ritiro dalle scene e i ruoli in TV
Successivamente non appare più nelle vesti di attrice e si concentra per lo più in programmi televisivi. Anche se tornerà a recitare in 3 pellicole, tra gli anni ’90 e 2000: stiamo parlando di Cento e una notte (Les cent et une nuits de Simon Cinéma), regia di Agnès Varda (1995), XXL, regia di Ariel Zeitoun (1997) e Box Office 3D – Il film dei film, regia di Ezio Greggio (2011), dove in quest’ultimo interpreta una piccola parte.
In tv si dedica alla riproposizione delle avventure di Pinocchio, dove interpreta la fata turchina. Ma si dedica anche al mondo dell’arte, della fotografia e alla scultura. Riesce persino a strappare un’intervista a Fidel Castro. Nel suo curriculum da fotoreporter spiccano esperienze con altri personaggi famosi, quali Paul Newman, Salvador Dalì e Audrey Hepburn.
Nel 1984 vince un Golden Globe come migliore protagonista per una serie tv americana, ossia per Falcon Crest. Nel 1988 la ritroviamo invece nel remake televisivo de La romana.
Verso il tramonto di una carriera entra anche in politica, all’interno di una lista di centro-sinistra, ossia I Democratici.
Morte Gina Lollobrigida
Gina Lollobrigida muore il 16 gennaio 2023 in una clinica romana. Ci lascia a 95 anni una delle attrici italiane più belle di sempre, e non solo. Ma la ricorderemo sempre per la bellezza oltre che esuberanza.
Film Gina Lollobrigida
Ecco qui di seguito tutti i film di Gina Lollobrigida, posti in ordine temporale:
- Aquila nera, regia di Riccardo Freda (1946)
- Lucia di Lammermoor, regia di Piero Ballerini (1946) – non accreditata
- L’elisir d’amore, regia di Mario Costa (1947)
- Il delitto di Giovanni Episcopo, regia di Alberto Lattuada (1947)
- Il segreto di Don Giovanni, regia di Camillo Mastrocinque (1947)
- Vendetta nel sole (A Man About the House), regia di Leslie Arliss (1948)
- Follie per l’opera, regia di Mario Costa (1948)
- Pagliacci, regia di Mario Costa (1948)
- Campane a martello, regia di Luigi Zampa (1949)
- La sposa non può attendere, regia di Gianni Franciolini (1949)
- Miss Italia, regia di Duilio Coletti (1950)
- Cuori senza frontiere, regia di Luigi Zampa (1950)
- Alina, regia di Giorgio Pàstina (1950)
- Vita da cani, regia di Mario Monicelli e Steno (1950)
- La città si difende, regia di Pietro Germi (1951)
- Enrico Caruso, leggenda di una voce, regia di Giacomo Gentilomo (1951)
- Passaporto per l’oriente (A Tale of Five Cities) (1951)
- Achtung! Banditi!, regia di Carlo Lizzani (1951)
- Amor non ho… però… però, regia di Giorgio Bianchi (1951)
- Moglie per una notte, regia di Mario Camerini (1952)
- Fanfan la Tulipe, regia di Christian-Jaque (1952)
- Altri tempi, epis. Il processo di Frine, regia di Alessandro Blasetti (1952)
- Le belle della notte (Les Belles de nuit), regia di René Clair (1952)
- Le infedeli, regia di Mario Monicelli e Steno (1953)
- La provinciale, regia di Mario Soldati (1953)
- Pane, amore e fantasia, regia di Luigi Comencini (1953)
- Il tesoro dell’Africa (Beat the Devil), regia di John Huston (1953)
- Il grande gioco (Le Grand Jeu), regia di Robert Siodmak (1954)
- Il maestro di Don Giovanni (Crossed Swords), regia di Milton Krims (1954)
- La romana, regia di Luigi Zampa (1954)
- Pane, amore e gelosia, regia di Luigi Comencini (1954)
- La donna più bella del mondo, regia di Robert Z. Leonard (1955)
- Trapezio (Trapeze), regia di Carol Reed (1956)
- Il gobbo di Notre Dame (Notre Dame de Paris), regia di Jean Delannoy (1956)
- Anna di Brooklyn, regia di Vittorio De Sica e Carlo Lastricati (1958)
- La legge, regia di Jules Dassin (1959)
- Salomone e la regina di Saba (Solomon and Sheba), regia di King Vidor (1959)
- Sacro e profano (Never So Few), regia di John Sturges (1959)
- Va nuda per il mondo (Go Naked in the World), regia di Ranald MacDougall (1961)
- Torna a settembre (Come September), regia di Robert Mulligan (1961)
- La bellezza di Ippolita, regia di Giancarlo Zagni (1962)
- Venere imperiale, regia di Jean Delannoy (1962)
- Mare matto, regia di Renato Castellani (1963)
- La donna di paglia (Woman of Straw), regia di Basil Dearden (1964)
- Le bambole (ep. Monsignor Cupido), regia di Mauro Bolognini (1965)
- Strani compagni di letto (Strange Bedfellows), regia di Melvin Frank (1965)
- Io, io, io… e gli altri, regia di Alessandro Blasetti (1966)
- Hotel Paradiso, regia di Peter Glenville (1966)
- L’amante italiana (Les Sultans), regia di Jean Delannoy (1966)
- Le piacevoli notti, regia di Armando Crispino e Luciano Lucignani (1966)
- Le avventure e gli amori di Miguel Cervantes (Cervantes), regia di Vincent Sherman (1967)
- La morte ha fatto l’uovo, regia di Giulio Questi (1967)
- Mash, la guerra privata del sergente O’Farrell (The Private Navy of Sgt. O’Farrell), regia di Frank Tashlin (1968)
- Stuntman, regia di Marcello Baldi (1968)
- Un bellissimo novembre, regia di Mauro Bolognini (1968)
- Buonasera, signora Campbell (Buonasera, Mrs Campbell), regia di Melvin Frank (1968)
- E continuavano a fregarsi il milione di dollari (Bad Man’s River), regia di Eugenio Martín (1971)
- Un ospite gradito… per mia moglie, regia di Jerzy Skolimowski (1972)
- Peccato mortale, regia di Francisco Rovira Beleta (1973)
- Cento e una notte (Les cent et une nuits de Simon Cinéma), regia di Agnès Varda (1995)
- XXL, regia di Ariel Zeitoun (1997)
- Box Office 3D – Il film dei film, regia di Ezio Greggio (2011) – cameo