Marilyn Monroe: biografia della star del cinema americano
Mito assoluto e immortale, giovane donna sfortunata e infelice. In questa doppia veste verrà ricordata per sempre Marilyn Monroe, che in realtà si chiamava Norma Jean Baker.
Simbolo mondiale della “bella e svampita” bionda anni Sessanta, in realtà Marilyn Monroe avrebbe potuto diventare ben altro, ma si accontentò del ruolo che le impose il cinema americano e mondiale di allora.
Un ruolo che le stava stretto ma la rendeva la star per eccellenza. Essere icona che non si sa fino a che punto abbia avuto un peso nella fine tragica che del 5 agosto 1962, quando viene trovata morta nella sua villa. Un mistero mai risolto, che nasconde ombre inquietanti dietro l’essenza stessa di una ragazza di provincia che ha fatto, suo malgrado, la storia del cinema.
Nel post odierno a cura di Fashionaut, andremo a ripercorrere la carriera e la tragica fine di una delle icone della bellezza femminile di tutti i tempi: Marilyn Monroe!
Una infanzia infelice: gli inizi come Norma Jeane
Norma Jean Baker Monroe nasce il 1 giugno 1926 a Los Angeles, da Gladys Pearl Monroe, una donna single mentalmente instabile, che non poteva occuparsi di lei. Il padre invece ancora oggi rimane un mistero: i biografi pensano sia Martin Edward Mortenson, un fornaio di origine norvegese, che a quel tempo era sposato con la madre di Marilyn, ma separato da lei nel momento del concepimento. Per alcuni biografi il padre è invece Charles Stanley Gifford, impiegato alle vendite dell’azienda in cui lavorava la madre di Marilyn (la Consolidated Film Industries), che però avrebbe lasciato Gladys dopo aver saputo della sua gravidanza. Addirittura alcuni azzardano uno stupro subito dalla madre di Marilyn che l’ha portata a concepire l’attrice.
Tutta l’infanzia della piccola Marilyn Monroe non è delle più agevoli: vive da bambina passando da una famiglia affidataria all’altra (fino all’età di sette anni con Wayne e Ida Bolender, una coppia che si occupava di bambini in cambio di denaro), finché la migliore amica della madre diviene sua tutrice. E’ lei a trasmetterle la passione per il cinema e la recitazione, che Marilyn adora fin da subito.
Quando la tutrice di Norma si trasferisce nell’est degli Stati Uniti, in Virginia, l’allora giovanissima Marilyn conosce il suo primo marito. Infatti l’allora Norma Jeane nel 1941, trasferendosi dalla Emerson junior High School alla Van Nuys High School, conosce il figlio di un vicino, James Dougherty, con il quale inizia una relazione che si trasforma successivamente in matrimonio il 19 giugno del 1942 (Norma aveva 16 anni), celebrato per non farla tornare in istituto, visto che la tutrice non poteva più stare con lei.
Successivamente molti dichiarano che si trattò di un matrimonio di pura convenienza e non di amore, come invece ha sostenuto fin dall’inizio James.
Con la guerra, James si arruola nella marina, e dopo aver vissuto per un periodo insieme sull’Isola di Santa Catalina, James lascia Norma e parte per il Pacifico. Lo stesso anno, Norma Jeane trasloca a Los Angeles dalla suocera, e lavora prima come impacchettatrice di paracadute, poi addetta alla verniciatura delle fusoliere degli aeroplani.
Da operaia a modella: la trasformazione in Marilyn Monroe
Ma la carriera di operaia di Norma dura poco: nel 1945 il fotografo David Conover conosce la giovane ragazza e intravede in lei un futuro nel mondo della moda. La immortala così per la rivista Yank per un servizio fotografico e quelle immagini fanno di Norma Jeane “Miss lanciafiamme“.
A quel punto la ragazza capisce di avere delle potenzialità per sfondare nel mondo dello spettacolo e lascia James nel 1946.
Ed ecco che da questa fortuita esperienza ha inizio la sua fortunata carriera di modella che la porta in meno di due anni a Hollywood come attrice. Nel 1947 gira infatti il suo primo film: The Shocking Miss Pilgrim di George Seaton e nel frattempo diviene anche Miss California Artichoke Queen.
Inizia qui la carriera di Marilyn Monroe nel mondo del cinema.
Marilyn Monroe diviene una star mondiale del cinema americano
Dopo aver partecipato come comparsa oppure protagonista di alcune pellicole a basso costo, inizia a recitare ad Hollywood. Ad esempio recita in Giungla d’asfalto di John Huston, dove Marilyn interpreta la parte di Angela Phinlay, amante di un ricco avvocato. Oppure ancora interpreta in Eva contro Eva la parte dell’amante di un critico teatrale. Nel 1950 esce il film che consacrerà Norma, che intanto ha cambiato nome in Marilyn, come star assoluta: Nata Ieri. Ottiene quel ruolo grazie a Johnny Hyde, il suo agente del tempo conosciuto a una festa organizzata dal produttore Sam Spiegel, che divenne anche il suo amante.
Marilyn Monroe nuda su Playboy
Prima di questo film la parentesi di Marilyn Monroe nuda: era infatti il 1949 e l’attrice americana per pagarsi l’affitto decide di posare nuda (ma a volto coperto) per Tom Kelley per la cifra di 50$. Ma quella fotografia viene rivenduta a 900$ e inserita in un calendario sexy chiamato Miss Golden Dreams.
Anni dopo che la storia viene a galla, rivelata dalla stessa Marilyn, Hugh Hefner compra i diritti di utilizzare quelle stesse fotografie di Marilyn Monroe nuda, per il primo numero della sua nuova rivista Playboy.
Da allora il successo clamoroso della bionda attrice è irrefrenabile. Ai film si alternano gli amori, gli amanti e gli stati depressivi, con diversi tentativi di suicidio.
Tra i suoi film più famosi ricordiamo: Niagara, Gli Uomini Preferiscono le Bionde, Magnifica Preda.
Ma anche successi che varcano i confini degli Stati Uniti, come Quando la Moglie è in Vacanza, L’altalena di velluto rosso, Fermata d’autobus, Il Principe e la Ballerina (con il quale vince il David di Donatello nel 1958).
Riceve buone critiche e numerose nomination agli Oscar anche per il film “A qualcuno piace caldo” del 1959, che però non si tramuta nel successo tanto sperato e nella statuetta ambita dall’attrice. Ma il film rimarrà per sempre nella mente di tutti gli appassionati di cinema per l’interpretazione di Marilyn Monroe.
Il suo ultimo film completo è la pellicola “Gli spostati” del 1961.
Marilyn Monroe film
Ecco a voi tutta la filmografia ufficiale, ossia tutti i film di Marilyn Monroe:
- The Shocking Miss Pilgrim, regia di George Seaton – non accreditata (1947)
- I verdi pascoli del Wyoming, regia di Louis King – non accreditata (1948)
- You Were Meant for Me, regia di Lloyd Bacon – non accreditata (1948)
- Dangerous Years, regia Arthur Pierson (1948)
- Scudda Hoo! Scudda Hay!, regia di F. Hugh Herbert – non accreditata (1948)
- Orchidea bionda (Ladies of the Chorus), regia di Phil Karlson (1948)
- Una notte sui tetti (Love Happy), regia di David Miller e, non accreditato, Leo McCarey (1950)
- La figlia dello sceriffo (A Ticket to Tomahawk), regia di Richard Sale – non accreditata (1950)
- Giungla d’asfalto (The Asphalt Jungle), regia di John Huston (1950)
- Eva contro Eva (All About Eve), regia di Joseph L. Mankiewicz (1950)
- Lo spaccone vagabondo (The Fireball), regia di Tay Garnett (1950)
- Il messicano (Right Cross), regia di John Sturges – non accreditata (1950)
- Home Town Story, regia di Arthur Pierson (1951)
- L’affascinante bugiardo (As Young as You Feel), regia di Harmon Jones (1951)
- Le memorie di un dongiovanni (Love Nest), regia di Joseph M. Newman (1951)
- Mia moglie si sposa (Let’s Make It Legal), regia di Richard Sale (1951)
- La confessione della signora Doyle (Clash by Night), regia di Fritz Lang (1952)
- Matrimoni a sorpresa (We’re Not Married!), regia di Edmund Goulding (1952)
- La tua bocca brucia (Don’t Bother to Knock), regia di Roy Ward Baker (1952)
- Il magnifico scherzo (Monkey Business), regia di Howard Hawks (1952)
- Il poliziotto e il salmo (The Cop and the Anthem), episodio di La giostra umana (O. Henry’s Full House), regia di Henry Koster (1952)
- Niagara, regia di Henry Hathaway (1953)
- Gli uomini preferiscono le bionde (Gentlemen Prefer Blondes), regia di Howard Hawks (1953)
- Come sposare un milionario (How to Marry a Millionaire), regia di Jean Negulesco (1953)
- La magnifica preda (River of No Return), regia di Otto Preminger e, non accreditato, Jean Negulesco (1954)
- Follie dell’anno (There’s No Business Like Show Business), regia di Walter Lang (1954)
- Quando la moglie è in vacanza (The Seven Year Itch), regia di Billy Wilder (1955)
- Fermata d’autobus (Bus Stop), regia di Joshua Logan (1956)
- Il principe e la ballerina (The Prince and the Showgirl), regia di Laurence Olivier (1957)
- A qualcuno piace caldo (Some Like It Hot), regia di Billy Wilder (1959)
- Facciamo l’amore (Let’s Make Love), regia di George Cukor (1960)
- Gli spostati (The Misfits), regia di John Huston (1961)
- Something’s Got to Give – incompleto, regia di George Cukor (1962)
La paura di Marilyn del palcoscenico
Nonostante vediate nei film, Marilyn Monroe spavalda, conturbante, sexy e ammiccante, la sua reale personalità non era molto confacente al mondo del cinema e del palcoscenico. Infatti Marilyn ha una paura innata dell’esibizione, che le comporta non poco stress e molti problemi con i registi e con lo staff dei film che decide di girare. Questa sua fobia è notata da Allan Snyder, il truccatore della Monroe.
La vita privata di Marilyn Monroe, tra amori, paure e abuso di farmaci
Tutti gli eventi terribili vissuti dalla Monroe l’hanno segnata. Infatti l’infanzia infelice, uno stupro subito in tenera età, alcune patologie di natura psicologica (molti pensano sia stata Bipolare) hanno reso Marilyn molto instabile e sofferente, incapace di costruire delle basi solide da un punto di vista sentimentale.
Il terrore dell’abbandono, la seguirà sempre. In un’intervista infatti dichiara:
“Ho paura che se comincio a voler bene a bambini o animali, questi si stancheranno di me e mi abbandoneranno. Dio, non posso sopportare l’idea che qualcuno mi lasci!”.
Per lenire il suo senso di insicurezza e trovare un equilibrio, Marilyn si rivolgerà a molti psicoanalisti, tra cui anche Anna Freud, che la definisce:
“Emotivamente instabile, fortemente impulsiva, bisognosa di continue approvazioni da parte del mondo esterno; non sopporta la solitudine, tende a deprimersi di fronte ai rifiuti: paranoide con tratti schizofrenici”.
(estratto da archiviostorico.corriere.it).
Nella vita privata purtroppo Marilyn Monroe non riesce quindi ad essere felice, così da cominciare ad abusare anche di psicofarmaci. Infatti sposa prima il giocatore di baseball Joe Di Maggio nel 1951 (ma si separa dopo solo un anno di matrimonio), poi è l’amante di Frank Sinatra pochi anni dopo, e infine sposa Arthur Miller nel 1956 ma che lascia poco prima della morte, nel 1961.
Non ha mai avuto figli (nonostante ben quattordici interruzioni di gravidanza) e forse questo in fin dei conti le pesava. La vita da star americana dell’epoca per una stella come lei non si adattava forse molto a quella di mamma.
Inoltre negli ultimi anni di vita si vocifera di una relazione con il presidente degli USA John Fitzgerald Kennedy, cosa mai appurata del tutto e insabbiata dalle autorità dell’epoca. Successivamente frequenta anche il fratello del presidente, Bob Kennedy, che risulta essere ufficiosamente il suo ultimo amante.
Nella storia rimarrà il suo video, nel quale canta al presidente degli USA al Madison Square Garden di New York e davanti a ben 15.000 persone, la canzone “Happy Birthday“, che diventa simbolo di erotismo, sensualità e anche di dolcezza, tratti che caratterizzano la personalità dell’attrice.
Marilyn Monroe morte
Troppo fragile per reggere i fallimenti sentimentali e la troppa fama, comincia a fare abuso di psicofarmaci e alcolici. Pare che la sua morte, la mattina del 5 agosto 1962, dichiarata ufficiale alle ore 4:25 del mattino, sia dovuta a una overdose di tranquillanti ma il mistero intorno a quel fatto rimane ancora oggi fitto. In quegli anni si sospettava di una relazione tra la Monroe e l’allora presidente John Kennedy oltre che con il fratello Bob, cosa che avrebbe creato scandali scomodi. Per questo si parlò a lungo di omicidio, teoria che però non fu mai verificata. Quel che rimane, di sicuro, è il ricordo immortale di una bellissima donna e di una attrice che ancora oggi fa sognare gli uomini.
Il funerale di Marilyn Monroe è organizzato dal suo ex marito Joe Di Maggio al Westwood Memorial Park l’8 agosto 1962 davanti a pochi intimi, e la sua salma è stata tumulata in un loculo di un colombario presso il Westwood Village Memorial Park Cemetery.
Ritratto Marilyn Monroe
Marilyn Monroe è un’artista che rimarrà immortale per sempre, anche perchè oltre la sua bellezza e bravura recitativa, l’attrice è stata protagonista di uno dei ritratti più famosi della Pop Art, realizzato da Andy Warhol nel 1967. Il dipinto è una ripetizione seriale raffigurante l’attrice in diversi colori, composta da 9 serigrafie con il volto di Marilyn. Il viso della donna diviene così anche un’icona dell’arte contemporanea.

Andy Warhol, Marilyn Monroe, 1967, serigrafia a colori, cm 91,5 x 91,5 ogni modulo. Colorado, Powers Art Center, Collezione John e Kimiko Powers Fonte: analisidellopera.it
Il nostro appuntamento con il cinema e con la biografia delle star che hanno fatto la storia di quest’arte, termina qui. Alla prossima con i post di Fashionaut!