La dieta mima-digiuno
La nuova moda del momento, una dieta capace di arrestare il cancro!
È ormai assodato che gli alimenti rivestono un ruolo fondamentale nel quotidiano evolversi della vita sociale.
L’alimentazione caratterizza un popolo e può “salvarne” altri.
Lo stesso Valter Longo, docente all’University di Southern California, e Direttore del Laboratorio di Oncologia e Longevità all’Istituto di Oncologia molecolare IFOM di Milano, ha sfruttato l’alimentazione per ricreare le caratteristiche genotipiche di una popolazione dell’Ecuador. In tali luoghi vi è un villaggio nel quale vivono “piccoli” uomini affetti dalla sindrome di Laron. Tale popolo si ammala raramente di cancro o diabete e ciò sarebbe attribuito a livelli molto bassi del recettore dell’ormone della crescita che permette di convertire tale fattore in lGF-1,responsabile dello svilupparsi delle suddette patologie.
Il Dott. Longo scoprì che, riducendo la quantità di carboidrati semplici (zuccheri) e proteine, la vita di lieviti e topi si allunga di circa il doppio.
La Sua idea è stata quindi, quella di creare una dieta, chiamata Dieta Mima Digiuno, per limitare l’assorbimento di carni e zuccheri, abbassando così i livelli dell’ormone della crescita (GF), fondamentale in fase di sviluppo ma pericoloso in età adulta.
Si cerca di ricreare il genotipo di questa popolazione lavorando sul fenotipo.
Vengono così scavalcati goji, semi di chia, zenzero, curcuma, ecc, da una nuova frontiera di prevenzione: la dieta del “digiuno”!
Un regime alimentare, guidato da controllo medico, basato sull’assunzione di 800-1100 calorie al giorno.
Tale “digiuno” andrebbe (nei topi è testato che avviene) ad arrestare i GF, permettendo alle cellule di rigenerarsi, eliminando, o quanto meno limitando, l’invecchiamento cellulare.
Questa dieta non fa dimagrire, non può essere seguita da soggetti di età inferiore ai 20 anni, obesi, sottopeso o affetti da diabete.
Per ora sono tante le controindicazioni che limitano il successo di tale “dieta”: tra queste il rischio di cali ipoglicemici e scompensi metabolici; ed i test clinici in vivo sono ancora esigui per poter parlare di efficacia o meno.
Una cosa è certa:una dieta corretta prevede l’uso di alimenti naturali ricchi di antiossidanti quali frutti e verdure ma occorrono anche proteine e grassi per far muovere il nostro corpo.