Come si effettua un massaggio sportivo? Le dinamiche da rispettare si differenziano in base agli obiettivi da raggiungere, ma in qualsiasi caso è opportuno cominciare con le manovre del massaggio svedese, che servono a riscaldare le zone che dovranno essere trattate e a vascolarizzarle in modo appropriato. Una volta che l’iter di riscaldamento è stato concluso, arriva il momento di effettuare delle pressioni molto precise: a tale scopo è necessario esercitare degli stiramenti delle fibre nello stesso momento lungo l’allineamento anatomico delle stesse. Occorre raggiungere con la massima cura il punto in cui la pressione andrà esercitata, per poi mantenerlo in modo graduale. Nel caso in cui si debba lavorare sul ventre muscolare, l’angolo in cui esercitare la pressione dovrà essere perpendicolare, mentre quando l’intento è quello di separare i gruppi muscolari si deve prevedere una direzione trasversale.
Cosa sono i massaggi pre-gara
Si parla di massaggi pre-gara per indicare le sedute che vengono effettuate fino a due giorni prima rispetto alla data in cui si tiene la competizione. Essi sono molto importanti anche perché l’atleta sta affrontando una situazione di notevole eccitabilità nervosa che si spiega proprio con la tensione tipica dei momenti che precedono un appuntamento sportivo. La crescita dello stato adrenalinico, per altro, innesca un incremento della contrattilità muscolare.
A cosa serve un massaggio sportivo pre-gara
Prima di una gara, lo scopo di un massaggio sportivo è rappresentato dalla decontrazione della muscolatura; più in generale, si deve operare affinché l’atleta possa sperimentare uno stato di quiete piacevole e che si riveli benefico per le sue prestazioni. Tante sono, quindi, le funzioni ricoperte da un massaggio pre-gara: da una parte il riscaldamento dei muscoli, dall’altra parte la riduzione dello stress. Ma non è finita qui, perché il trattamento contribuisce anche a un miglioramento della mobilità delle articolazioni ed è prezioso in un’ottica di prevenzione dei traumi. Come è facile intuire, quindi, dovranno essere massaggiate tutte quelle parti del corpo esposte alla ripetitività e al carico del gesto atletico.
Come massaggiare
Il ricorso a un prodotto con effetto capillarizzante è consigliabile per un massaggio pre-gara che si basa su manovre poco profonde; esso deve essere pensato e realizzato per agevolare il passaggio del sangue al muscolo, in modo che la temperatura locale si alzi. Il massaggio va effettuato con un prodotto riscaldante nel caso di atleti che si dedicano a sport invernali o che comunque sono esposti a sbalzi di temperatura molto consistenti.
I massaggi successivi alle gare
Il massaggio post-gara è, ovviamente, diverso: basato su manualità lente, esso serve a contenere la sensazione di pesantezza fisica e la stanchezza che l’atleta avverte; dal punto di vista fisiologico deve agevolare il drenaggio del sangue che scorre nelle vene per migliorare l’apporto del sangue che scorre nelle arterie. Il trattamento dura di più rispetto a quello di un massaggio pre-gara e ha il compito di favorire la rimozione delle tossine prodotte; ne deriva un gradevole effetto endorfinico frutto della decongestione dei muscoli. Una volta che la seduta è terminata, può essere utile impiegare un olio a base mentolata con effetto rinfrescante, importante proprio per rinfrescare le parti del corpo che sono state più sollecitate dallo sforzo e per tonificarle.
Come si diventa massaggiatore sportivo
L’Accademia Massaggi offre l’opportunità di seguire un corso massaggio sportivo a Milano, a Torino, a Roma e a Napoli. I corsi si rivolgono a persone con o senza esperienza, e vedono una grande partecipazione di personal trainer professionisti e di laureati in scienze motorie, oltre che di osteopati e fisioterapisti. Naturalmente, le lezioni sono aperte anche a semplici appassionati che si cimentano per la prima volta in questo settore, con la speranza di usufruire di uno sbocco lavorativo redditizio.