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Auto senza conducente: tra tecnologia e dilemmi etici

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Auto senza conducente: la profezia di Elon Musk

Non manca molto prima che le auto si guidino da sole. Elon Musk ha espresso una data: 2020. Infatti ad una conferenza del TedX a Vancouver, l’imprenditore sudafricano ma naturalizzato americano ha sorpreso il mondo, affermando che la tecnologia sarà presto capace di realizzare autoveicoli che, oltre che essere 100% elettrici, non avranno bisogno del conducente.  Sarebbe uno choc per tanti, ma non sospiro di sollievo per molti, soprattutto per chi non è a proprio agio al volante. Ed i passi in avanti realizzati da moltissime case automobilistiche sembrano dare ragione all’imprenditore, che dal canto suo sta lavorando sodo al suo progetto di auto elettrica senza conducente, con il suo marchio Tesla Motors.

Il primo brand a realizzare il primo prototipo dell’auto senza conducente è stata Google. Il direttore del progetto delle Google Car, Chris Urmson, ha assicurato che la tecnologia è pronta per diventare standard nei prossimi anni avvenire e che il brand americano si sta muovendo in tal senso.

Ecco a voi il primo prototipo di auto senza conducente di Google:

C’è ancora molto da lavorare, soprattutto per ciò che riguarda le regole

Le auto senza conducente possono essere una bella comodità, ma prima di essere lanciate sul mercato occorre ancora lavorarci molto. Non ultima in ordine di tempo, la figuraccia di Faraday Future FF 91 al CES di Las Vegas, dove l’auto, a trazione elettrica, senza il conducente, ha fallito la prova del parcheggio automatico senza pilota. La casa automobilistica americana, finanziata con capitali cinesi, ha previsto la sua produzione in serie a partire dal 2018. Sono molte le problematiche da affrontare per queste neonate automobili. Una di queste riguarda il regolamento: come garantire la protezione dei pedoni e dei passeggeri? Che regole introdurre sulle responsabilità in caso di incidenti? Che regole della strada occorrerà introdurre per consentire l’introduzione di auto senza conducente? Sono solo alcune delle domande che per ora non hanno ancora ottenuto una risposta stringente da parte delle istituzioni. Si sa, la burocrazia è sempre più lenta della tecnologia. Ma sono argomentazioni legittime. E su queste che sta lavorando il MIT, per cercare una soluzione al dilemma etico, che vuole incolumità di passeggeri e pedoni a serio rischio. Poniamo un esempio: l’auto perde il controllo dei freni e deve decidere tra schiantarsi al muro ponendo a serio rischio la vita dei passeggeri, oppure di schiantarsi sul marciapiede, dove in quel momento passano dei pedoni, mettendo a serio rischio la loro vita. Cosa farà l’auto? Deciderà di salvare i pedoni, mettendo a rischio la vita dei passeggeri, oppure salverà la vita ai passeggeri, proprietari dell’auto, mettendo però in pericolo la vita dei pedoni? Un bel dilemma direi. Anche noi possiamo partecipare al dibattito, rispondendo ad un questionario proposto dallo stesso MIT, cliccando sul seguente indirizzo.

Tra le tante domande: chi salvare in un ipotetico incidente, tra anziani e bambini, tra animali ed esseri umani, donne e uomini, e così via. Davvero interessante!

Conclusioni

Siamo sicuri che in un prossimo futuro le auto elettriche saranno una realtà a cui non possiamo fare a meno, poiché il petrolio prima o poi finirà, così come gli altri combustibili fossili. Dicasi lo stesso dell’auto senza conducente, che sarà in grado di guidarci sul percorso che noi riteniamo necessario senza sforzi né stress, con un  minor rischio per la nostra incolumità (sono ancora tanti gli incidenti dovuti ad imperizia, mancanza di attenzione o abuso di sostanze da parte dell’uomo). In definitiva migliorerà la qualità della nostra vita. Ma cosa accadrà ai tanti lavoratori (conducenti di taxi, bus, mezzi pubblici) che perderanno il posto di lavoro? Come risolvere i problemi etici legati a questa straordinaria novità? Solo il tempo lo potrà dire. Ma cominciamo per lo meno a pensarci. Soprattutto in un paese come l’Italia, non molto avvezzo alle novità.

E voi: siete a favore o contrari a questa straordinaria innovazione?

 

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The Fashionaut

Francesco

Ciao a tutti, mi chiamo Francesco e sono un blogger.
Nella mia carriera di scrittore per il web mi sono occupato di diversi progetti editoriali: dallo sport al marketing, fino alla cultura.

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