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Come scrivere testi emozionali

come scrivere testi emozionali

La redazione di contenuti emozionali è un’attività impegnativa: se ti sei già cimentato in questo compito, avrai notato che non è per niente semplice riuscire a coinvolgere i lettori senza ricorrere a uno stile che non risulti troppo artefatto. In effetti, quello in cui devi riuscire è stabilire con i tuoi lettori una connessione emotiva. Questo è un fattore decisivo per qualunque testo sul web, e a maggior ragione se il tuo obiettivo è vendere qualcosa o comunque incentivare chi ti legge a compiere un’azione. Dare vita a un coinvolgimento emotivo, grazie alla creazione di contenuti emozionali, non è semplice, soprattutto perché al tempo stesso devi fare in modo che quei testi siano anche utili, pertinenti, informativi e originali.

Non solo testi

Ma poi, chi l’ha detto che si deve trattare solo di testi? Anche i video e le immagini possono rivestire una funzione di primaria importanza da questo punto di vista. I contenuti scritti fanno colpo, certo, ma non è certo casuale il modo di dire secondo il quale un’immagine vale più di mille parole. Le emozioni che devi provare a suscitare, ovviamente, devono essere emozioni buone, in modo che chi ti legge sia ben disposto a stabilire una connessione con te e con ciò che rappresenti, che si tratti della tua attività di professionista o del brand per il quale lavori.

Il valore delle parole

Le parole di un testo emozionale devono essere scelte con la massima cura per rappresentare uno strumento di Digital Pr efficace, a prescindere dal fatto che tu stia scrivendo una landing page, il post di un blog o un messaggio finalizzato a una campagna DEM. Come sempre, però, il punto di partenza del tuo operato non può che essere rappresentato da una conoscenza approfondita del tuo target: il tuo pubblico, insomma.

Quali sentimenti devi suscitare

Il divertimento e l’allegria sono, senza dubbio, due dei sentimenti più importanti su cui devi puntare. In molti casi, gli utenti del web condividono i contenuti semplicemente perché suscitano una risata. Attenzione, però, perché c’è anche il lato opposto della medaglia che è necessario prendere in considerazione: spesso a essere condivisi sono i contenuti che danno origine a sentimenti negativi, come per esempio la paura o la percezione di pericolo, ma anche la tristezza per una brutta notizia o perfino la rabbia. Ora hai capito perché non puoi fare a meno di conoscere in maniera accurata il lettore tipo a cui i tuoi messaggi sono rivolti? Solo così puoi essere certo di coinvolgere il pubblico.

Conosci il tuo pubblico

Prima di dedicarti alla redazione di contenuti emozionali ti devi chiedere che cosa può coinvolgere i tuoi lettori dal punto di vista emotivo: e cioè che cosa li può fare arrabbiare, li può spaventare, li più divertire, e così via. A quel punto potrai passare allo step successivo, che riguarda la costruzione di un vero e proprio storytelling. A questo scopo, ci sono degli accorgimenti di cui dovresti tener conto: in primis, devi scrivere solo di temi in cui le persone si possano riconoscere o che comunque siano vicini alla loro quotidianità.

Come fare storytelling

Lo storytelling è la chiave di accesso per contenuti in grado di innescare un coinvolgimento emotivo. Le tecniche di scrittura suggeriscono di mettere in evidenza il punto di vista dell’autore sui temi trattati: per questo dovresti cercare, per quanto possibile, di raccontare esperienze di cui sei stato protagonista o comunque situazioni in cui sei stato coinvolto in prima persona. Ipotizza di dover parlare di un prodotto da promuovere: è chiaro che se vuoi convincere le persone a comprarlo devi spiegare le ragioni che ti hanno spinto a produrlo o, magari, in che modo il suo utilizzo ha cambiato in meglio la tua vita. Questo favorisce il coinvolgimento. Non aver paura di esprimere il tuo parere, anche in maniera decisa: attirerai tutti coloro che si rispecchiano nelle tue parole.

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The Fashionaut

Francesco

Ciao a tutti, mi chiamo Francesco e sono un blogger.
Nella mia carriera di scrittore per il web mi sono occupato di diversi progetti editoriali: dallo sport al marketing, fino alla cultura.