Insieme ad Hong Kong, Macao è una delle due regioni autonome della Cina. I legami con il Paese del dragone sono molto antichi e risalgono alla dinastia Qin quando intorno al 221 a.C., l’imperatore Qin Shi Huangdi consolidando il suo potere di primo sovrano assoluto del nascente impero cinese, annetté questi territori costieri alla provincia di Guangdong. La regione restò una periferia dell’impero fino all’arrivo dei primi esploratori portoghesi che qui stabilirono un porto commerciale nel 1557 acquistando dall’imperatore Jiajing questa importante testa di ponte sulle rotte commerciali dell’Asia.
Fu proprio sotto l’impulso della reggenza lusitana che Macao crebbe d’importanza come snodo del fiorente commercio di seta con il Giappone. I portoghesi resero questo lembo di terra inespugnabile grazie all’edificazione di fortilizi e bastioni difensivi come la Fortezza del Monte e quella di Guia. Macao è stata anche teatro di una delle più importanti vittorie dell’impero portoghese contro gli olandesi. Nel 1622 venne infatti qui combattuta la Battaglia di Macao, un episodio bellico che vide gli assedianti olandesi respinti dalle forze locali lusitane, impegnate nel vano tentativo di conquistare l’importante piazza commerciale.
Più o meno nello stesso periodo stavano per essere terminati i lavori della cattedrale di San Paolo. Questo monumento, patrimonio dell’Unesco dal 2005, è uno dei simboli dell’isola. L’edificio sacro venne quasi completamente raso al suolo da un’incendio scoppiato nel 1835 e ad oggi conserva solo la lunga scalinata e la facciata principale. Proprio la mancanza di parete esterne e tetti rendono questo monumento ancora più interessante rappresentando quasi figurativamente una pittoresca finestra sul cielo.
A tutt’oggi il tessuto urbano della città è in tutto e per tutto simile ad una cittadina portoghese, una Lisbona in miniatura con scorci deliziosi e coloratissimi palazzi in stile coloniale che si sviluppano intorno alla Piazza del Senato. Lo stile architettonico lusitano si alterna con quello cinese che nel tempio taoista di A-Ma trova la sua massima espressione.
Questo edificio sacro del XV secolo è stato costruito dai pescatori locali che vollero all’epoca tributare un sontuoso omaggio votivo all’omonima dea del mare.
In tempi più recenti, l’antico profilo della città vecchia (il quartiere di Peninsula) è stato arricchito dall’installazione di grattacieli, hotel di lusso ed edifici moderni, sorti nei dintorni del borgo a seguito della trasformazione di Macao in meta turistica per gli appassionati di fiches e tavoli verdi.
Dal 1850 infatti il governo portoghese introdusse leggi favorevoli all’espansione del business del gioco trasformando la colonia lusitana della Montecarlo dell’Oriente. Insieme ad Incheon e Manila, Macao ospita oggi alcuni dei casinò più prestigiosi di tutta l’Asia dove si svolgono anche alcuni dei tornei di poker professionistico più blasonati a livello globale.
Le case da gioco più famose si trovano nella striscia di Cotai, tra queste si distinguono il Parisian che riproduce alcuni edifici tipici della capitale della Francia come la Torre Eiffel e il Venetian, che in tributo alla città di San Marco ha voluto riprodurre i canali tipici della Serenissima, solcati da insoliti gondolieri con occhi a mandorla.
Per ritrovare un po’ di pace e serenità i cittadini macaensi si spostano verso Coloane (la zona più remota e meno battuta dal turismo di massa dell’isola), l’unica area di Macao che ha saputo resistere all’inurbamento selvaggio degli ultimi decenni e che a tutt’oggi regala agli amanti della natura piacevoli escursioni, un paesaggio rurale e collinare facilmente percorribile su sentieri sterrati anche in Mountain Bike e alcune delle migliori spiagge di questa regione come quella di Hac Sa e Cheoc Van.
Un motivo in più per visitare Macao è dato dalla tipica cucina sino-lusitana del posto che, nel corso del tempo, ha saputo sapientemente combinare elementi della tradizione culinaria portoghese e cinese, con piatti caratteristici come il riso fritto alla portoghese o il baccalà alla macaense. Anche i cultori del buon bere troveranno pane per i loro denti visto che a Macao è possibile visitare l’interessante museo del vino di Sé, dove viene ripercorsa la storia della viticultura in Cina e in Portogallo ospitando oltre 1000 tipologie di vino e degustazioni fusion per i sommelier dai gusti più raffinati.