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Anno all’estero: cosa c’è da sapere prima di partire?

Anno all estero

Un anno all’estero è un’avventura emozionante, che arricchisce e regala esperienze indimenticabili. Ma affinché tutto vada per il verso giusto, la partenza deve essere preceduta da un’attenta pianificazione.

Approfittando del programma riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione, lo studente che sogna di trascorrere un periodo all’estero ha la possibilità di farlo già mentre frequenta le scuole superiori e senza perdere l’anno scolastico. Un’occasione che rende l’esperienza ancora più allettante, prevedendo un sistema di supporto sia in Italia che nel paese di destinazione, ma allo stesso tempo rende più delicata la gestione della partenza.

Gli interrogativi però restano molti. Come funziona la scuola? Quali sono i documenti necessari? Cosa mettere assolutamente in valigia? Vediamo insieme le risposte alle domande più comuni, per agevolare la partenza e ottenere i massimi risultati da questa esperienza. 

Quali sono i reali vantaggi di un anno all’estero

Trascorrere un anno all’estero è il modo migliore per perfezionare le conoscenze linguistiche, approfondendo una lingua straniera di interesse dello studente. Bastano pochi mesi di full immersion per ottenere miglioramenti che altrimenti richiederebbero anni di studio ed esercizio. Con la possibilità di entrare in contatto con la cultura del paese, per padroneggiare la lingua sia in ambiti formali che informali, come il contesto familiare, i gruppi di studio, i team sportivi, eccetera.

Ma i vantaggi di un’esperienza simile riguardano anche l’interazione in un contesto internazionale. Adattarsi ad una realtà profondamente diversa dalla propria significa sviluppare un’apertura mentale, soprattutto quando si tratta di percorsi compiuti in giovane età.

Provare la vita dello studente estero è poi un modo per aumentare le capacità di problem solving, dovendo confrontarsi con metodi di vita diversi dai nostri. Oltre ad un arricchimento culturale non indifferente, perché la scuola all’estero funziona in maniera diversa da quella italiana, riflettendo logiche e caratteristiche tipiche della cultura di cui è espressione. 

Tutti aspetti che preparano lo studente a quelli che saranno i futuri passi della sua carriera accademica e professionale, dato che molti percorsi di studi e lavoro implicano l’interazione con l’estero e spesso anche il soggiorno al di fuori dei confini nazionali per trasferte più o meno lunghe.

Come funziona la scuola all’estero

La scuola all’estero segue metodi e logiche diverse da quelle nazionali, tanto più distanti dalle nostre quanto più le due culture differiscono. Con il passare dei mesi, lo studente italiano smette di sentirsi un ospite e uno spettatore, per integrarsi a pieno tra gli altri studenti. 

Sebbene i sistemi scolastici possano variare molto l’uno dall’altro, come anche le proposte didattiche e sportive, nella maggior parte dei casi gli studenti all’estero possono scegliere le materie da studiare e le attività a cui partecipare. È lo studente quindi a comporre il proprio piano di studi, scegliendo tra le diverse materie disponibili e decidendo il carico di lavoro settimanale a cui intende sottoporsi.

Anche se alcune materie saranno diverse da quelle studiate in Italia, il periodo trascorso nella scuola straniera viene considerato esattamente come se il ragazzo avesse frequentato normalmente le lezioni nell’istituto presso cui è iscritto. Ciò significa che al ritorno in patria non perde l’anno scolastico, ma torna al passo con i vecchi compagni di classe. 

Nel caso in cui l’anno all’estero coincida con l’anno del diploma dei compagni stranieri, lo studente ottiene il loro stesso titolo di studio, se la scuola ospitante lo ammette. L’accesso alla graduation è quindi a discrezione dell’istituto di destinazione. 

Quali documenti servono

Quando si parla di trasferimenti all’estero, la burocrazia è un tasto dolente. I documenti necessari non sono molti, ma le procedure possono essere lunghe e abbastanza complesse. Meglio quindi organizzarsi con un certo anticipo, in modo da avere tutto il necessario in tempo per la partenza.

Quali documenti servono? Chiaramente quello indispensabile è il passaporto. A cui si aggiungono carta di identità, tessera sanitaria ed eventuali certificati medici o prescrizioni per i farmaci assunti regolarmente. È buona prassi fare un paio di fotocopie del passaporto, consegnarne una al campus o alla famiglia ospitante e lasciarne una a casa. Così in caso di smarrimento del documento, sarà possibile dimostrare immediatamente la propria identità e il possesso del passaporto. 

Un altro documento fondamentale è il visto, che viene richiesto solo da alcuni paesi. Poiché le procedure per ottenerlo e i documenti da presentare possono variare in maniera sensibile, la pratica per la richiesta di visto andrebbe messa in cima alla lista delle cose da fare per il viaggio. 

Come organizzare la valigia

La valigia è l’ultimo grande interrogativo. Per una permanenza di un anno è importante concentrarsi non solo su vestiti e scarpe, ma anche su oggetti di uso quotidiano come computer, caricabatterie, zaino per la scuola, salviette e detergenti vari.

Oggetti a cui si aggiungono eventuali cosmetici, prodotti per la cura dei capelli e della skincare. È consigliato partire con il minimo indispensabile, per poi acquistare nuovamente i prodotti una volta giunti a destinazione.

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The Fashionaut

Francesco

Ciao a tutti, mi chiamo Francesco e sono un blogger.
Nella mia carriera di scrittore per il web mi sono occupato di diversi progetti editoriali: dallo sport al marketing, fino alla cultura.