TRAVEL

I blog di viaggio: l’ispirazione che ci porta in giro per il mondo 

Blog di viaggio

Punto di riferimento del turista moderno, i blog di viaggi sono una fonte di ispirazione da cui trarre spunti per itinerari on the road, destinazioni nazionali e internazionali, tipologie di escursioni, e molto altro ancora. Il loro impatto è stato tale da poter essere definito un’autentica rivoluzione nel mondo del turismo e, più in generale, nella concezione del viaggio.

Sì, perché se qualche decennio fa la scoperta di una nuova meta per le vacanze avveniva grazie al passaparola o all’interazione con un operatore turistico, oggi il primo canale di ricerca è la rete internet. A dimostrazione che i viaggiatori interpretano questi blog come fonti attendibili e interessanti.

Ciò accade sia quando a fornire consigli di viaggio è un’agenzia di settore (attraverso un proprio blog) sia quando un blogger racconta esperienze vissute in prima persona. A cosa si deve questa situazione? Alla naturale tendenza a credere nei racconti che ci vengono fatti da altre persone. Se a raccontare un viaggio è un blogger, invece che un’azienda, gli altri utenti tendono a fidarsi di più della sua testimonianza.

Questo meccanismo, che si ritrova in tutti i settori toccati dal mercato digitale, ha consentito a degli appassionati di viaggi di costruire una carriera sulla loro passione. Sì, perché se è vero che la nascita dei blog di viaggio ha cambiato la concezione di vacanza, è anche vero che questo fenomeno ha permesso ad alcune persone di rivoluzionare la propria vita. Investendo una grande fetta del loro tempo nel viaggio e nel raccontare le esperienze vissute.

Naturalmente i blogger di viaggi che hanno reso questa attività un lavoro a tempo pieno sono una percentuale ridotta. Tuttavia, sono molti quelli che hanno realizzato il sogno di viaggiare per lavoro, ottenendo delle entrate a fronte dei contenuti prodotti prima, durante e dopo il viaggio. Gli esempi certo non mancano, sia in Italia che all’estero. Ma come si diventa travel blogger?

Non esiste una regola valida per tutti, ma certamente è necessario aprire un proprio sito internet in cui si raccontano le proprie esperienze di viaggio. È utile fornire riflessioni sui paesi visitati in maniera autentica, per creare con i lettori un dialogo onesto ed empatico. Ciò che spesso porta al successo di un blog di viaggi, infatti, è l’originalità di chi lo scrive, unita ad un approccio condiviso tra blogger e lettori. Si crea così una sorta di piccola community, che si espande con il passare del tempo. 

Pro e contro di aprire un blog di viaggi

Ma aprire un blog di viaggi è sempre una decisione vincente? La risposta è no. Molti blogger raccontano i lati negativi di questa scelta, che modifica in maniera decisiva il modo di viaggiare e l’approccio alle vacanze. Se per chi lavora in ufficio le ferie estive sono il modo per staccare dalla routine e prendersi del tempo per sé, per un travel blogger sono un nuovo progetto di lavoro.

Chiaramente viaggiare resta un’esperienza interessante e che arricchisce, ma lo stato d’animo con cui si affrontano le varie fasi della vacanza cambia radicalmente. Oltre a documentarsi e creare dei contenuti prima della partenza, il blogger è occupato per buona parte del soggiorno a registrare video e fare foto. 

Viaggiare non è più sinonimo di spensieratezza e avventura, perché in ogni giornata di vacanza ci sono momenti deputati esclusivamente alla scelta dell’inquadratura per la foto da pubblicare sui social, alla registrazione di eventuali vlog, alla scrittura di testi a corredo delle immagini postate su Instagram.

Non solo: la necessità di produrre un numero di contenuti adeguato al ritmo di pubblicazione dei canali social e digital può creare forte stress. Molti blogger raccontano come il vedere la batteria dello smartphone che si scarica sia un evento che genera tensione e, nei casi più estremi, dei piccoli attacchi di panico.

Chiaramente tutto dipende da come ci si approccia a questo tipo di vita e alla capacità di gestire lo stress. Quanto al rovescio della medaglia, tra i vantaggi più interessanti di diventare un travel blogger c’è la crescita dei budget destinati ai viaggi.

Generare un reddito grazie ai contenuti prodotti durante una vacanza permette, come è facile intuire, di ripartire in tempi brevi. Con la naturale conseguenza che essere un travel blogger significa poter scoprire tante nuove destinazioni ed entrare in contatto con altre persone che operano in questo settore.

Alcuni professionisti raccontano come grazie a questo lavoro si siano messi in discussione e abbiano esplorato zone del mondo che avevano inizialmente sottovalutato. Così la lista dei paesi visitati si allunga a dismisura, come anche quella delle prossime destinazioni.

E se il pubblico intercettato dal blog cresce abbastanza perché questo diventi un punto di riferimento per i viaggiatori italiani alla ricerca di ispirazione, si possono ottenere persino viaggi gratis. Ci sono infatti compagnie aeree e catene di hotel che periodicamente attivano delle partnership con travel blogger di primo piano nel panorama nazionale ed internazionale. 

Possiamo quindi dire che l’avvento dei blog di viaggio ha cambiato la percezione delle vacanze di intere generazioni, influenzando non solo le modalità in cui si cercano spunti e itinerari, ma anche il modo di vivere i viaggi. Permettendo ad alcuni di trasformare una passione in un lavoro.

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The Fashionaut

Francesco

Ciao a tutti, mi chiamo Francesco e sono un blogger.
Nella mia carriera di scrittore per il web mi sono occupato di diversi progetti editoriali: dallo sport al marketing, fino alla cultura.